La Rivista Popolare - anno II - n. 16 - 1 settembre 1894

LA RIVISTA POPOLARE « Io sono e fui estraneo, egli disse, ad ogni propa• ganda di fatto... io ho soltanto e sempre inspirato senti1nenti umanitarii . . . Si può essere repubblicani come Lafa·yette o repubblicani come Marat ... L'anarchia di Faure può essere tutta diversa da quella degli altri... Io penso che un mondo n1igliore può levarsi ed oppongo all'anarchia mercè l'odio l'anarchia 1nercè l'a1nore, e invece di tutto distruggere voglio tutto edificare ... Credete voi che un uon10 il quale ha tali idee possa in qualsiasi momento istigare al delitto?... Io non sono una tigre assetata di sangue, perchè piango quelli che piangono, e non ho mai predicata la violenza o fatta l'apologia del delitto ... Non sono settario, 1na apostolo di un'idea; ho visto un faro, e lo indico ; dico ad alta voce ciò che altri nel silenzio pensano ... Io credo che la natura non abbia creato nè tiranni nè schiavi, ma individui eguali in dritto ... La libertà, la santa libertà dev'essere scopo e fine di tutte cose >>• Il giornale Le Père Peinard, se fosse stato vivo, lo avrebbe deriso e condannato per citazione direttissima come un vile borghese. A. FRATTI. IL LATIFONDOE L'ON.BARAZZUOLI Affidati a lui, all'arido e stecchito consorte toscano, affidati a lui i problemi sociali. A lui le questioni spaventose e sante da sciogliersi, altrimenti la guerra civile bussa alle porte delle città e grida alla giustizia e alla vendetta. Ma l'on. Agonia se l'è cavata come un azzeccagar• bugli. Alcune parole sonore, che il primo vento autunnale Biblioteca Gino Bianco ...

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