LA RIVISTA POPOLARE Per Hegel l'uomo esiste in quanto è idea. Per Feuerbach in quanto è uomo, legato agli altri uomini. Per Stirner in quanto è io, cioè egli è principio e fine a sè stesso, creatore e creatura. L'io è tutto. Ecco il suo 1notto: « Io non ho nulla su me, nè fuor di n1e, nè in 1ne. L'io è dio » . L'umanità non esiste fuorchè nel cervello degli uon1ini. Nessun fantasma deve ingornbrarci la 111ente,nessun ideak. Punto di partenza e fine ultimo è l'io. Cos'è il buono, cos'è il cattivo?, egli continua, sono due parole senza senso per me. . . « La n1ia causa non è nè il divino, nè l'u1nano; non è nè il vero, nè il buono, nè il giusto ... è soltanto il 1niò... Per me non v'è nulla che sia al di sopra di me >>• Religione, Stato, legge, diritto, 111orale, famiglia, coscienza, sono tutti gioghi, tutti tiranni o padroni. La religione e il diritto dei borghesi, o anche il più puro ed alto concetto deistico o filosofico, sono spettri, e tutti noi siamo come gli eroi d'_On1ero eh' eran presi da sgomento vedendo un nume alla testa delle schiere nemiche. Chi ha la forza ha il diritto: ogni Stato è tirannico; ed ogni libertà meno1nata degenera in piena servitù. Però egli non è amor.fista, e dichiara che nessun io può esister da solo. Quindi ei predica le « società degli egoisti » , libere società ove ciascun io entra e resta, quando e quanto àò sia conforme a' suoi interessi. È un sistema egoistico per eccellenza, sì che Stirner, il quale se ne ride della virtù e del dovere, può appellarsi il teoretico del1' egois1no. Però non può negarsi che, 1nentre predica la lotta di classe, egli non abbia criticato e combattuto gagliarda1nente il sentimentalismo dei riformatori interessati e dei filantropi milionari. La salute, egli afferma, sta nelle forti BibliotecaGino Bianco
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