La Rivista Popolare - anno II - n. 16 - 1 settembre 1894

LA RIVISTA POPOLARE 495 LELETTEREINEDITEDEIFRATELLIBANDIERA 1 Tra i martiri della indipendenza italiana - meglio detto che non della libertà - Attilio ed Emilio Bandiera spiccano circonfusi di maggior gloria. Essi, giovani e ricchi, cui tutti la fortuna prometteva i suoi favori, abbandonano agiatezza e ogni cosa e persona più c~rarnente diletta, e, prese le aspre e dubbie vie dell' esilio, vanno ad offrire alla patria la giovinezza loro, senza un disegno determinato nella mente, ma con una fede grande in cuore, una fede da apostoli e da martiri. Figli di un ufficiale dell' Austria, e soldati dell' Austria essi pure, si fanno disertori, perchè odiano l'Austria che tiene schiava la patria loro, e, ai primi moti di ribellione contro la mala signoria, vanno essi pure a combattere, se più esatto non sarebbe dire a farsi ammazzare. Sentendo da Corfù, dove si erano rifugiati, che la Calabria tumultuava, e sperando che quei tumulti fossero la poca favilla cui tien dietro gran .fiamtna, si uniscono con altri diciotto esuli e partono per l'Italia. Prima di partire scrivono a Giuseppe Ricciardi: « Stiamo per iscendere in Calabria. Nostre nuove le avrete dai giornali. Chiamate gl' italiani ad imitare l' esempio e profittate dell' occasione ». Ed a Giuseppe Mazzini, maestro loro e degli italiani tutti nel culto della libertà: « Se soccombiamo, dite ai nostri concittadini che imi tino l'esempio, poichè la vita ci venne data per utilmente e nobilmente impiegarla ». Gli eroi di Plutarco non avrebbero parlato meglio. Partono, e, giunti in Calabria dopo quattro giorni di viaggio, s' incontrano subito coi soldati del Borbone. Sono sopraffatti e arrestati. Si disse e si dice pur oggi che un solo compagno, il corso Boccheciampe, 'li tradì; ma un ufiìciale borbonico, in un opuscolo: Narrazi'one sugli avvenimenti dei fratelli Bandiera, dato alle stampe nel I 848, nega il tradimento, asserendo che il Boccheciampe si allontanò dai compagni, appena giunti in Calabria, per dimandare aiuti a Cotrone. Se si potesse chiarire la cosa, sarebbe un gran bene; se si potesse dire· con sicurezza che quel Boccheciampe non fu un traditore, s~rebbe una grande consolazione. per ogni cuore italiano. 1 Lettere inedite dei fratelli Bandiera, pubblicate da Francesco Guardione. • Catania, Giannotta, 1894. Biblioteqa Gino Bianco

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