LA RIVISTA POPOLARE 4 5 I <lisce, più si. estende l'ufficio educativo e sociale del potere? È l' et~rna gravissima questione, che talora da cli.i nulla sa, da chi giudica dopo aver letto solo tre gazzette, è sciolta in un attimo mercè un colpo d'accetta. Ma prima di Proudhon vi fu un altro grande anarchico, che pensò come la felicità sociale non possa ottenersi se non ritornando allo stato di natura. Le opere di Rousseau sono ben note a tutti: Il contratto sociale è un piccolo libro scritto da un ingegno immenso. Ma quale differenza fra coteste opere prettamente scientifiche e il Père Peinard ! Una teoria vasta passata per la trafila delle traduzioni e dei co1nmenti può mutarsi in sistema gretto. Un canto, un grido di salvezza per l'umanità intera, anche se fantastico e lusinghiero, può n1utarsi in bassa imprecazione. Il verbo di Cristo fu cangiato in parola di odio, e quelli della Con1pagnia che assunse il nome del Maestro predicarono con Mariana l'omicidio e dichiararono nel nome di Dio che l'inquisizione era « un_ aspetto sublime della questione sociale » • Si è detto che lo Shelley è il poeta dell'anarchia. Ma, se così è, cioè se è poeta dell'anarchia chi dal generoso petto innalza inni alla libertà, anche tanti altri poeti, da Eschilo al Rapisardi, che cantarono i grandi ribelli della leggenda e del mito, dovrebbero essere chiamati precursori dell'anarchia. Però pochi o nessuno ha descritta l'anarchia sì bene come l'ha descritta lo Shelley: « Un inondo che 1novesi per virtlt .delle sue proprie intime leggi, e in cui le creature tutte armonicamente vivono e sviluppansi in forza nella Revue des Deux Mondes che Dupont White è uno dei precursori del socialismo. BibHotecaGino B1anoo
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