La Rivista Popolare - anno II - n. 15 - 16 agosto 1894

L~ RIVISTA POPOLARE Ella ci disse che nella notte bisognava tenere aperto il finestrino per avere ~n po' d'aria, anche se soffiava la bufera. Il bimbo si destò e pianse. Ella si aprì la lacera vesta sul petto, e gli porse una mammella viscida. Quel povero angelo suggeva invano! Ella piangeva con lui. Una gentil signora, eh' era insieme con noi, promise di mandarle alcuni vestitini per l' inverno. - Grazie - ella rispose, - grazie per lui... se pure potrà vivere sino all' inverno. Il destino migliore per tutti noi è quello di riposare là dietro la montagna. Là dietro e' era il cimitero. Una croce li agguaglia tutti laggit1, poveri paria, che in vita solleva per un istante la leggendaria speranza dell'oltre-tomba. Passano essi per le vie del mondo come scheletri arsi dal solleone, e dileguano come fredde ombre della notte. Sorridono forse un momento alla vita, per pianger poi sempre, paurosi di tutto, fuorchè della morte, eh' è la loro liberatrice. O tu che godi, o tu che sembri felice fra gli agi e i sorrisi delle ricchezze e degli amori, mai non dovresti dimenticarla cotesta sacrosanta causa delle infinite sofferenze umane, mai ! Nella tua bontà (è facile esser buoni quando tutto all'intorno sorride) pensa a chi impreca, pensa al delitto che pullula dalla miseria, pensa alle madri che folli per d0lore rinnegano tutto sui tumoli dei loro fanciulli martiri, e seminano col pianto dell'animo affranto i germi delle terribili rivolte contro la civiltà bugiarda. E ci allontanammo pensosi. Un bel giovine, gagliardo in appa-.. renza, ci venne contro, sghignazzando, e balbettava. Gli chiedemmo che volesse : non ci rispose. - E un idiota, .signori - disse una vecchia ridendo, come per abitudine: - è mio figlio. Se volete, si nuda subito innanzi a voi! .. . Lo fa sempre per far ridere queste donne, per un soldo, per nulla .. . Ci allontanammo inorriditi; seco noi era una gentildonna. Una guida ci disse: - Su per giù son tutti idioti. L'aria è buona ma l'acqua è pessima. E. poi non mangiano che granturco. E bevono vinello cotto, che è una peste. Scendemmo giù per un altro burrone cavato dalla corrente nel bianco macigno, tra' frassini e quercie alte e folte, e incontrammo 'il vecchio parroco, che gaio fumava a cavallo d'un asino srenantesi sotto il peso di quella reverenda enormità, di quel ventre immenso, che pareva un mappamondo o un otre, a volpntà. BibliotecaGino Bianco

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