La Rivista Popolare - anno II - n. 15 - 16 agosto 1894

LA RIVISTA POPOLARE Visitò il Pantheon, il Foro Traiano e il Foro Romano, ma uscendo di là fu udito esclamare piì1 volte: - Ah, questi benedetti preti hanno guastato ogni cosa con le loro chiese e i loro santi di stucco! Due giorni dopo sedeva sulla cattedra d'una scuola normale femminile a far la sua prima lezione. E per la prima lezione se la cavò discretamente, sebbene le alunne lo trovassero poco spigliato, un tantino prolisso e molto duro dinanzi alle loro grazie femminili. Il secondo giorno il direttore della scuola, nel consegnargli il registro di iscrizione, lo consigliò benevolmente a tirar di lungo sulla questione del temporale e dello spirituale, sulla quale s' era troppo fermato, e senza bisogno, nella lezione precedente. :Ma non è una questione ormai risoluta? - osservò Dante. Risoluta!... Sa, c' è anche chi non lo crede. C' è chi crede che si debba tornare indietro ... Insomma è una questione molto delicata, e sarebbe bene sorvolarvi. Messer Dante entrò in classe a. capo basso, e salì in cattedra. Nello scorrere cogli occhi il registro d' iscrizione, vide un nome che lo fece sussultare, ed esclamò: - Beatrice! Una ragazzotta ossuta, angolosa, con due occhioni senza espressione, si alzò; ma messer Dante rivolse disgustato la faccia, brontolando: - È una profanazione ! Il giorno dopo fu chiamato m direzione. Le alunne avevan fatto rapporto che quel professore era con loro piuttosto villano, che nelle sue lezioni non c'era ordine e che quindi non capivano nulla. Dante voleva protestare, ma il direttore gli domandò seccamente : Dica un po' in coscienza, l' ha guardato il programma? Che programma? Come, non ha veduto il programma? ... Questo? - E glielo mise sotto il naso. (Continua). F. ORSI. BibliotecaGino Bianco

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