La Rivista Popolare - anno II - n. 15 - 16 agosto 1894

LA RIVISTA POPOLARE - No; quello serbatelo per vostro uso. Io presenterò tutte quelle pubblicazioni al ministro dell'Istruzione, e spero di farvi abilitare al1' insegnamento delle lettere nelle scuole secondarie ... - Vado a prenderle e ve le •porto . . . ma intanto ? - Avete ragione - disse il direttore, e tirate fuori due lire gliele mise in mano. - Per oggi vi bastano... Finchè non sarete collocato venite qui tutti i giorni a correggere le bozze di stampa, e vi darò qualche cosa. Infatti messer Dante fino dal giorno appresso andò in tipografia a correggere le bozze di stampa, ma anche per quel lavoro il direttore trovò da ridire spesso, per via specialmente dell'.f, non sapendo il divino poeta che questa lettera era stata bandita dall'alfabeto. Siccòme poi al direttore pesava assai la spesa di trenta soldi al giorno per quel buono da nullJ., fece tante insistenti premure presso il ministro, suo intimo amico, che in capo a una settimana potè ottenere il desiderato diploma di abilitazione. Messer Dante tutto lieto lo svolse, lo lesse, e restò col naso aquilino in aria. Lo avevano abilitato all' insegnamento della pedagogia nelle scuole normali. - Ma che pedagogia! - esclamò stizzito. - Io avevo domandato d' insegnar lettere. - È lo stesso - ribattè il direttore; - basta insegnare qualche cosa. - Ma è uno sbaglio ... - Benissimo! - disse l'altro in tono di rabbia. - Vi devono rifare il resto? E io che mi son dato tanto da fare ... - Perdonate - rispose mortificato messer Dante ; - io so che vt devo gran mercè; ma è che temo assai di non riuscire ... Allora vuol dire che non siete proprio buono a nulla Oh! questo poi ... Ebbene, mi 'proverò. Dove mi mandano? A Roma. A Roma! - esclamò, e i suoi occhi brillarono di viva allegrezza. - Roma! Rivedrò Roma, dove la gran meretrice non fornica pit1 coi regi: rivedrò la mia Roma con reggimento laico! - Ed in quella letizia abbracciò il direttore e prese commiato da ltii. Corse a fare la sua valigia'; comprò un biglietto di terza classe e partì. Giunto a Roma, e scendendo giù per la stupenda via Nazionale, guardava, lietamente meravigliato, e mormorava: - Bene! Ci corre da quando ci venni l' altra volta a tempo di quella canaglia di papa Bonifazio ? BibliotecaGirioBianco

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