La Rivista Popolare - anno II - n. 14 - 1 agosto 1894

LA RIVISTA POPOLARE gretto, con cui da alcuni si spiega e si intende la teorica marxista, e se ne esagera il materialismo. Aminesso pure che il fatto economico sia fondamentale, e che la storia altro non sia che una lotta continua pel benessere, forse per questo deve l'uomo snaturarsi e considerarsi come automa 1neccanico? Perchè esso, vivendo in società, contenda, sia pure, ·per il pane, fa d'uopo che senta e pensi, poichè questo è il suo natural modo d'agire. Occorre che calcoli le sue forze e le altrui, che intenda a ordinare i mezzi della lotta, che si innalzi fino al concetto del diritto e capisca che questo, sebbene si appoggi sulla forza, pur non consiste nella forza. È necessario che egli, operando, si~ pure, per il benessere materiale, operi umanamente, ossia ponga in 1noto le forze umane, fra cui l'intelligenza primeggia. Si n1aterializzi quanto si vuole il mondo sociale-umano non si arriYerà n1ai a distruggerne il lato psichico-morale. I bisogni cosiddetti n1ateriali non lo sono mai tanto da escludere il sentimento. Nell'uomo il bisogno non è nemmeno concepibile, se non come una sensazione o un sentimento, o come un fenomeno organico che si traduce in un piacere o in un dolore, e diventa tendenza o repulsione, idea, desiderio, azione. E poichè i rapporti sociali complicano indefinitamente i bisogni, i sentimenti e le idee, ne consegue che le azioni non vengono determinate se non da un complesso di fenomeni psichici, di cui sono una risultante. Se il sentimento e il pensiero debbono necessariamente entrare nei fatti umani (a parte il concetto che i piaceri ideali e morali possono assumere per sè stessi importanza di finalità altissime) ~on sappiamo spiegarci il perchè della poca o nessuna importanza, che si dà ai fenomeni psichici da alcuni socialisti, i quali, esagerando il siste1na di Marx, seguono un materialismo assoluto. ' Biblioteca Gjno Bianco

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