La Rivista Popolare - anno II - n. 14 - 1 agosto 1894

442 LA RIVISTA POPOLARE LIBRIRICEVUTIIN DONO VERNON LEE, ll settecento in ItaHa, - Dumolard. Milano, I 882. MAX NORDAU, Le menzogne convenrionali della nostra civiltà, - Dumolard. Milano, I 88 S. A. SCHOPENHAUER, Aforismi sulla saggezza nella vita, versione del dott. Oscar Chilisotti, 2n. ediz. - Dumolard, Milano, I 892. - Il mondo come volontà e come rappresentazione, versione del dott. Oscar Chilisotti, - Dumolard, Milano, I 888. F. GUARDIONE, Lettere inedite dei fratelli Bandiera, - N. Giannotta, Catania, I 894. VINCENZO Russo, Pensieri politici, preceduti dalle ricerche sulla vita del Russo di B. Peluso e da uno studio sulla mente del Russo di E. de Marinis, 4a ediz. - De Angelis e Belisario, Napoli, I 894. T. BRUNO, La condizione g-iun'dica della donna nella legi'slazione italiana. - G. Barbèra, Firenze, 1 894. G. L. PASSORINI, Collezione di « Opuscoli Danteschi» - M. Caetani di Sermoneta. - Tre chiese della divina Commedia. - S. Lapi, Città di Castello, I 894. G. MANTICA, Rime Gaie. (Roma, Voghera, I 894). Rime Gaie I Il titolo, certamente è appetitoso, oggi che quasi tutti scrivono versi tetri, versi ne' quali cercheremmo invano un briciolo di buo11 umore ... Io non vado a indagare se i nostri tempi si prestino di più al riso od al pianto, all'elegia o al capitolo giocoso. Io osservo solo che la poesia, oggi, ha preso una intonazione triste fino alla morte, e perciò monotona, in sommo grado monotona. E quindi i versi del Mantica mi giungono come nuovi, come dissimili in tutto e per tutto da quelli che scrivono i più; e questa novità, questa dissomiglianza, mi piace, sia giustificata o no àai tempi che corrono. Mi piace, anche, perchè mi ricorda l'antica nostra poesia, la illustre nostra poesia giocosa, stata così cara ai nostri nonni e ai nostri babbi. _ Ben vengano, dunq·1e, i versi di Giuseppe Mantica, così spigliati, così sobrii, così scoppiettanti di brio, così intimamente buoni, anche se, a volte, sono un po' birichini. Ben vengano! e facciamo loro le accoglienze piì1 oneste e più liete, poichè ci distraggono la mente dalle BibliotecaGino Bianco

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