La Rivista Popolare - anno II - n. 14 - 1 agosto 1894

L.\ RIVISTA POPOLARE 433 medesimo giuochetto, correggendo solo la quantità - mezzo chilo di carne ogni dieci lire. Un'altra volta ancora una botte di vmo accenna a male. Niente paura: due litri di vino ogni due scudi; ed è così che· le disgrazie in sua mano diventano fortune. ' E pieno del santo timor di Dio; non manca mai ad una funzione di chiesa; dà ogni domenica il suo soldino per le anime del purgatorio, e conosce a menadito tutte le vigilie comandate e di devozione. Ciò gli giova per far ingollare a' suoi forzati avventori delle salacche avariate che compra a poco prezzo. Non ammette dilazioni di sorta alla scadenza; riconcede magari il giorno dopo il prestito, ma esige che si saldino i debiti puntualmente ed al completo. Altrimenti entro le ventiquattr'ore la citazione è sicura. Un povero contadino chiedeva ancora del tempo, e si offriva a pagare intanto gli interessi maturati. Col cappello in mano, con la persona curva, con una voce incerta, pregava e scongiurava: Due altri mesi, sor Lollo mio ... - Dimmi Trentinaccio, ma pagami subito. È una risposta famosa. * * * Ne avremmo molti altri ancora nel nostro repertorio storico - poichè si prega il benigno lettore a credere che i tipi presentati fra gli sgrassatori dei cenci son vivi e verdi - ma crediamo che basti. Certo stringe il cuore yedere come uomini nati di famiglie operaie, che dei lavoratori hanno provato tutti i travagli e tutte le angustie, si facciano martirizzatori dei loro vecchi compagni, smungendo il più possibile le aride mammelle della miseria. Ma pur troppo, negli scambievoli rapporti degli uomini fra di l0ro, noi riscontriamo ognora in oggi questa rigida spietata applicazione di una massima egoistica: il tuo bisogno fa la mia occasione. Ecco perchè si rende dolorosamente vera l'epigrafe apposta a queste pagme. Ciò non è che l'effetto deplorato d'una causa deplorevole : la lotta per l'esistenza è talmente acuita, date le difficili ed innaturali circostanze del 'vivere civile, che il· consorzio umano è divenuto una congrega di lupi famelici, fra cui la gara per il boccone quotidiano ha improntato d'un carattere di disperazione anche i sentimenti più teneri. - La vita oggimai scrive lo Stuart Mill, e la testimonianza BiQliotecaGino 6ianco

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