LA RIVISTA POPOLARE 43 1 Le intesta in nome di Dio e del re; ripete sette od otto volte il suo nome e la cosa prestata da restituirsi in moneta corrente, suonante, avente corso legale oppure in grano concio, pulito, macinabile, di ottima qualità; premette la qualifica di legittimo a debitore, obbligandolo nella persona, negli eredi, azioni e vacazioni, in questo mondo e nell'altro. Naturalmente mette a conto del convenuto la carta, l'inchiostro, il tempo impiegato nella scrittura. In quei momenti piagnucola di continuo lamentando la tassa di ricchezza mobile che gli hanno imposta, e che riparte - con iscrupolo assicura - ~u tutti i suoi debitori. - Non si può più rendere un servigio ai propri simili che bisogna subito pagarci anche una tassa. Ti sembra giusto che paghi io il piacere che ti faccio ? Ti conosco per un galantuomo e so che non lo permetteresti certamente. L'infelice non può fare altro che chinare il capo e tacere. Quel silenzio è una protesta, ma. il nostro sgrassatore afferma che chi tace acconsente. Alla scadenza mostra di finire d'accontentarsi a stento del rimborso delle spese vive, degli interessi maturati e di qualche regaluccio; ma rinnovando il titolo d'obbligazione, poichè per nessuna cosa al mondo rinuncierebbe al piacere di ripetere i suoi capolavori. Un cruccio continuo però lo tormenta: quello di non essere arrivato mai a farsi nominare consigliere comunale, per la diretta intenzione di giovare al bene pubblico, diminuendo - sono cortesie che fra consiglieri s1 usano - diminuendo la sua tangente d' imposta-fuocatico. Del resto se ne consola col tamburo. Questo strumento si potrebbe chiamare la causa occasionale delle sue grandi risorse. Poichè è nella sua qualità di tamburino che lo chiamano in qualche villaggio circonvicino nei giorni di feste solenni ; ed egli vi si reca immancabilmente sino dalla vigilia, accompagnato - a d_istanzadi due passi indietro - dalla sua dolce metà, alta quattro palmi più di lui, creatura scipita e melensa. Guadagna due lire e le vettovaglie; del che si profitta per prendere gratis le più famose sbornie della sua usuraia carriera. Infatti, al ritorno, voi lo vedete camminare a sghimbescio, col tamburo alle spalle e la solita moglie dietro, BtblioteèaGJno Bia~co
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