43° LA RIVISTA POPOLARE Non indietreggia1no. Se ci si col pisce, non ci lan1enteremo. Più ancora che colpa nel ne1nico sarebbe errore. Egli sa che pensiamo solo cose oneste e giuste, che vediamo solo nell'ansiosa mente un'età di liberi, di buoni, di felici. Non giovano leggi eccezionali nè violenze per ai:restare il moto. Dieci o cento pugnalatori non sono gli araldi dell'avvenire, anzi lo allontanano. Chi scrisse, in Francia nel '48, sui pilastri delle Tuileries il famoso n1otto : Hospice des invalides civils, non furono due o tre sicarì, 1na un intero popolo stanco. Non furono due o tre sicarì quelli che fecero il falò a' piedi della colonna di Luglio. STENIO. GLISGRASSTAORIDEICENCI (Vedi numero antecedente) Un altro. È un omiciattolo mingherlino, alto pochi palmi, che, per darsi un tono purchessia, porla la barba intera, a punta. Tutti lo chiamano l' .lntoccatore, nomignolo derivato dal rullo del tamburo, eh' ei suona con passione, la sola delizia forse, dopo il denaro, della sua· esistenza. Sa leggere e scrivere per quello che fa la piazza; e sebbene scriva ca con l' h, purtuttavia spula frasi d'un latino profumato con una prosopopea di dottore enciclopedico. - Chi bene bibit, bene dormit I - ecco il sµo cavallo di battaglia. Del resto bisogna vederlo a tavolino con gli occhiali inforcati, la penna in mano, innanzi un grnn foglio di carta palomba . .Poichè egli stenie da sè stesso le lunghe, interminabili dichiarazioni di debito dei suoi cìisgraz1ati clienti, i quali non hanno che la pena di sentirsele leggere e di sotto~criverle o di sottocrocesegnarle alla presenza di due testimoni nel primo caso, di quattro nel secondo, Sono veri capolavori di ..• precauzione. BibliotecaGino Bianco
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