LA RIVISTA POPOLARE So di magistrati che confondono repubblica con anarchia, e anarchia con socialismo. Alcuni implorano il prete per l'educazione e il carnefice per la giustizia. Pochissimi certamente hanno letto Platone. Quanti hanno un'idea sola del socialismo germanico ? Hanno forse il tempo di tener dietro al movimento sociale? E ne hanno la volontà? E se i magistrati sono sì ignari e anche timidi, immaginiamo (e già lo sappiamo per esperienza) cosa penseranno i funzionari della questura. Vedre1no le vendette delle camarille siciliane per le elezioni, per riaver le gioie della sovranità locale l Vedren10 anche iniquità di ogni genere, fatalmente. L'onnipotente che ha trasportato l'Olimpo governativo in cima del colle Quirinale, alla Consulta, non ha gli occhi d'Argo. Vedremo i tribunali sed,ere in permane?za. La libertà, senza l'educazione e la giustizia e il pane, ha dato frutti velenosi, ma la reazione è la vecchia madre di tutte le ribellioni, dalle aperte alle nascoste. Talora ella è causa di un'organizzazione seria, vasta, potente, universale, come in Germania, che sale ogni dì come marea. Bismarck con le leggi eccezionali servì involontariamente la causa del socialis1no. Questo assunse forma scientifica e divenne più vasto e più rispettato. E .da allora cominciò la solidarietà di tutti: il partito democratico sociale svestì le spoglie di settario e divenne popolo. Non rappresaglie, non vendette, non proteste più o men vane, più o men -fatali, di qualsiasi specie: una maggiore solidarietà, ecco la,. risposta. Così solennemente dovrebbe dirsi all'avversario: - Ieri fummo divisi, anche per parole, indegnamente, oggi. suggelliamo con animo sereno la fraternità dei liberi, siano o no le nuove.leggi a' nostri danni. Bib.lioteaaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==