LA RIVISTA POPOLARE 39.I norn1e sopra indicate. Soltanto i proprietari possono esigere che non abbia luogo l'affraL.cazione della enfiteusi per un periodo al massimo di trent'anni, senza il loro consenso. La terza ed ulti1na parte del progetto tenta di pro.vvedere ai mezzi da somministrare ai proprietari ed agli agricoltori, per eseguire i miglioramenti prescritti. Questa legge ha un'apparenza rivoluzionaria e socialista; al contrario, è facile dimostrare che essa è intin1amente ed essenzialmente conservatrice; e non è improbabile che i socialisti la combattano aspran1ente. Difatti rimane sempre vero, perchè derivante dall' indole della natura umana, ciò che è stato detto, ossia che il più pericoloso e sfrenato rivoluzionario si trasforma nel più tenace e pacifico conservatore, quando diventa proprietario o stabile possessore di pochi palmi di terreno, sul quale possa esercitare la sua attività e la sua industria. Noi, quindi, non dubitia1no che la legge, se verrà n1antenuta, nelle sue linee essenziali, con1' è stata presentata, e verrà applicata fermamente, raggiungerà pienamente lo scopo, che l'ha ispirata. Ci permettian10 alcune osservazioni sopr~ alcuni punti del progetto. Le quotizzazioni di terre den1aniali, specie nell'Italia 1neridionale, è noto a quali gravissin1i inconvenienti hanno dato luogo, riuscendo per tutti una enorme delusione. Quei contadini proletari, che si volevano, con le leggi eversive della feudalità, trasformare in piccoli proprietari coltivatori, sono rimasti, invece, più miserabili di prima. Le quote di terreni demaniali, distribuite fra essi, presto passarono nelle mani dei grandi proprietari · e degli usurai, ricostituendosi, per tal modo, i latifondi, che si erano voluti spezzare. La povera gente pnma aveva i deBibliotecaGinoBianco "
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