La Rivista Popolare - anno II - n. 13 - 16 luglio 1894

412 LA RIVISTA POPOLARE prodigiosamente e s1 recò in !svizzera sqtto finto nome, sì che i suoi nemici lo credettero morto, ed anzi additavano nei giardini del Lussemburgo il punto ove essi dicevano eh' era stato sotterrato segretamente. Tissot narra nelle sue Mémo7res hz'storiques et militaires sur Carnot, pubblicate nel 1824, molti dettagli curiosissimi e poco noti. Fra i vari, questo: un giovine, distintissimo ufficiale, chiese a Carnot, con insistenza, il I 7 fruttidoro, l'autorizzazione di uccidere con un pugnale il tiranno ( così egli chiamava l' uomo incaricato di assassmare Carnot), ma questi respinse la proposta, fremendo d'orrore. I n1iliardi di tre nazioni. La ricchezza generale della Repubblica nord:.americana è salita, da 80 miliardi di lire nel ~860, ·a 325 miliardi nel 1890. Quest'ultima cifra pone quella nazione al primo grado nella scala della ne-• chezza pubblica nel mondo. L' Inghilterra non ha che 200 miliardi di lire e la Francia 220. Però, fatti i dovuti rapporti per abitante, si ha che un americano possiede - o dovrebbe possedere - 5 200 franchi, un inglese 6700 e un francese 6800, rovesciando così la distribuzione dei posti prima assegnati. Fabbricazione artificiale dello zucchero. Il signor Pellegrini, distinto chimico, annunziò tempo fa d' aver trovato il modo di fabbricare lo zucchero artificialmente, al vile prezzo di cent. 6 al chilogramma. L' annunzio fu accolto da incredulità; però gli esperimenti continuano e danno a pensare molto nel campo industriale. Facendo passare acido carbonico, etilenio e vapore acqueo sulla schiuma di platino, si produce una reazione chimica che è lo sciroppo di zucchero. È d' uopo servirsi di un cubo di pietra pomice, i cui pori debbono empirsi di schiuma di platino. L'operazione dura mezz' ora, dopo di che si estrae lo sciroppo da cui si ricava lo zucchero cristallizzato. Lo zucchero nella paglia. Il dottor Stewart @ riuscito a fabbricar zucchero 111 molta quantità dalla paglia <li grano. Egli fa bollire la paglia nell'acqua sino a 120° centig. In seguito procede per evaporazione e ne ha uno zucchero candidissimo e soavissimo. BibliotecaGino Bianco

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