La Rivista Popolare - anno II - n. 13 - 16 luglio 1894

LA RIVISTA POPOLARE MOVIMENTOPOLITICO-SOCIALE Le leggi eccezionali. - Non diciamo nulla delle due leggi approvate, nulla, fuorchè questo, ch'esse sono degne della Camera italiana. Inutile aggiunger verbo. La giuria è stata decapitata; la libertà civile lo sarà essa pure specialmente co11a seconda legge. Il sospetto sarà l'unica norma degli oscuri giudizi: si farà strage di tutti gli avversari, fuorchè dei preti. Ma vedrete che i1npauriti dagli effetti delle due leggi degne delle peggiori tirannidi, chi governerà fra poco sarà costretto a revocare le due leggi odiose. Ricevia1no lettere dalle provincie nelle quali si protesta contro questi reati parlamentari, come l'onor. Imbriani le chiamò. La protesta è inutile. Diamoci tutti la mano, in segreto, nel segreto del nostro pensiero, in nome della libertà. Non sia1no delinquenti noi e aborriamo la reazione quanto l'assassinio. Ma amiamo la libertà più della vita. La democrazia si colleghi stretta1nente, gittate lungi le ire e le discordie, e prepari giorni 1nen tristi dei presenti. * * * La vittoria di Messina. - Trionfò la lista democratica. Picardi ·e De Leo furono i primi, poi De Felice, con voti 1345, e Noè e Petrina, ecc. I moderati e i clericali, alleati tra loro, vennero poi. Ebbero pure molti voti Barbato, Bosco, Verro, Montalto, Benzi. La democrazia messinese è festante. Comincia l'ora delle rivendicazioni; comincia e proseguirà sempre. Biblioteca_Gino Bianco ' i \ '

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