La Rivista Popolare - anno II - n. 13 - 16 luglio 1894

LA RIVISTA POPOLARE Le numerose società francesi di patronato, gli asili, gli orfanotroh, già ne fanno acquisto per diffonder vieppiù il benessere e l'istruzione tra i fanciulli, per vieppi Ll proteggerli e risparmiar nuove vittime. Io dannerei alla reclusione chi osasse dire che la miglior cosa è · quella di non curarsi dei fanciulli miserabili, altrimenti l'umanità troppo s'accresce sì che i piì1 stentano la vita. Cotesto è lo scetticismo di chi non sente la più delicata dolcezza che possa penetrare nell'anima ed elevarla dalle materiali soddisfazioni, e intende egoisticamente l'amore e la vita. L'autore fa un cenno storico dell'intervento dello Stato a pro dei fanciulli dal XVII secolo ad oggi. La Rivoluzione fece poco, più frasi che fatti. Analizza poi e commenta le leggi presenti; descrive il fanciullo nelle sale degli asili, nelle scuole primarie e professionali e nei co~- legi; dà consigli utilissimi, propone grandi modificazioni alle leggi. Egli scrive: « La giustizia è, come il dio dei filosofi, un continuo divenire; essa non si sodisfa che progredendò. La legge ha fatto molto (in Francia, non qui) per i fanciulli; molto le resta a fare. Ma l'opera che resta appartiene assai piì1 all'azione privata. L'iniziativa privata deve supplire alle insufficienti risorse dello Stato. La legge ha posto le norme generali necessarie al normale sviluppo dei fanciulli. Vegliamo a che non siano infrante. Occupiamoci di cotesti particolari. Vedremo allora diminuire di continuo le cause degli umani dolori. Vi si troverà su tutto la realizzazione di una piì1 grande giustizia. Mercier diceva nel suo curioso Tableau de Paris: « Tutti gli uomini mal vagi hanno forse cominciato coll'essere fanciulli miserabili ». Noi crediamo che la lettura di questo libro possa essere molto utile. La questione vi è trattata sotto tutti gli aspetti e con molti documenti bene ordinati e studiati. STENIO. BibliotecaGino Bianco

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