LA RIVISTA POPOLARE 395 la ricostituzione di proprietà collettz've a favore degli abitanti poveri, per provved~rli di pascoli per il bestiame, di legna per ardere, ecc. La proprietà collettiva è una nostra vecchia simpatia, e persistiamo a credere che ad essa sia riserbato un bell'avvenire, accanto alla proprietà individuale. Non sappiamo quale valore abbiano le disposizioni del titolo terzo della legge e quale importanza possano avere i capitali che si metterebbero a disposizione degli agricoltori siciliani per il miglioramento delle terre. Te1niamo che questa sia la parte più debole della legge. Ho letto un articolo dell'onorevole Colajanni, il quale teme che la legge rimanga lettera n1orta, e che anzi il 1ninistro del tesoro la uccida in culla. Auguro che ciò non si avveri, e cosi pure quanto vanno dicendo i giornali, che, cioè, i deputati siciliani siano in maggioranza contrari . alla parte della legge che riguarda i latifondi. Renderebbero un troppo cattivo servizio a loro stessi, ai loro grandi elettori e, in genere, alla causa della proprietà privata! ALBERTO CENCELLI. LELEGGPI-ERL'INFANZIA I Il soggetto è importantissimo: la Rivista già ne ha trattato diffusamente anche nello scorso numero. Si tratta dell'infanzia, e in essa è l'avvenire della patria. Il signor Bonzon - egregio_ magistrato francese - spiega chiaramente le leggi protettrici de' fanciulli, e le raccoglie, apponendovi commenti. importantissimi, in un solo volume. I- La législation de l'enfance par M. ]ACQUES BoNZON. Un volume. Paris, Guillaumin et C., 1894. Biblioté-caGino Bianco I
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