La Rivista Popolare - anno II - n. 13 - 16 luglio 1894

394 LA RIVISTA POPOLARE e ricostituire i latifondi nelle n1ani dei grossi proprietari. Se si vuole che la legge ottenga il suo effetto, bisogna togliere in 11t0doassoluto la disponibilità delle quote assegnate. La locazione delle terre private (latifondi) per unadurata aln1eno di r 5 anni c1 sen1bra un sisteina ibrido e poco efficace agli scopi della legge. I n1iglioran1enti deve farli il proprietario? Ma chi si troverà disposto a impiegare capitali in terre, che è obbligato a lasciare in affitto ad altri? E chi può assicurare questo proprietario che i 1niglioramenti ch'egli fosse disposto a fare sarebbero custoditi con la necessaria diligenza? Fate conto che si tratti di piantagioni le quali nei pri1ni anni non dànno alcun reddito, n1entre richiedono spese e cure. L'affittuario, con molta probabilità, non si darà alcun pensiero di esse, tanto più sapendo che presto gli verrà au1nentato il canone cli affitto. E se i n1iglioramenti li facesse l'affittuario! Non dovrebbe avere alcun con1penso al termine dell'affitto? Ecco una lacuna della legge. E dopo i r 5 anni, le terre ritorneranno al proprietario, siano pur 1nigliorate, per ricostiture di nuovo il latifondo? E i contadini, che ora diverrebbero affittuari, ritornerebbero ad essere gio~·nalieri, peggiorando, di nuovo, la loro condizione? Ho paura che fra r 5 anni ci troveren11110dinanzi a una nuova questione agraria in Sicilia. Tutto so1nn1ato, io preferirei che, per la concessione delle terre in_Sicilia, si prendesse a base la locazione centenaria, tanto nel caso di terre spettanti a corpi 1norali, quanto a privati. Quando si trattasse di terre poco o punto suscettibili di n1iglioran1enti, con1e boschi non vincolati o vincolati, pascoli, ecc., io desidererei che la legge promettesse BibliotecaGino Bianco

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