LA RIVISTA POPOLARE 355 Nè io penso che si possa .giungere a tanto rinnovamento solo mercè l'inerme pensiero. Non io consigliereigiammai it concettoorientale, il concettopassivo, di cui scrittori russi e francesi ora profetizzano l'avvenimento con ardore mistico, con animo pensoso e sofferente. No! Contro il male, come contro qualsiasi genere di oppressione (ve ne sono tanti e sì diversi e sì mascherati da bugiarde forme!), è virtù la fierezza, la resistenza individuale è dovere. V' ha una lotta superiore a qualsiasi lotta di classe. - Ma che (i narrerai tu? Comegiungerai al fine dell'opera tua? Tu sei repubblicano, e non sei socialista scientifico. Tu andrai troppo cauto e troppo lento, e temerai di porre il piede in fallo. Tu non avrai l'audacia dell'anarchico, nè la sottile e acuta scienza del socialista. Tu ci parlerai di ideali soltanto. Tu ci narrerai, nella storia antica, le feste agrarie di Saturno, o ci parlerai dei Ciompi, e, poi ti fermerai alla Repubblica del 149. Lo spirito di parte ti lega i polsi. E per volare ci vogliono l' ale. - Io voglio soloprocedere. Volando,può l' ùnaginazione trovarsi nel vuoto. Voglio criticare gli istituti avversi al bene dei lavoratori. Voglio, in quest atmosfera ove s'ode un' eco continua di singhiozzi e di gemiti, voglio dire io pure una parola sui molti dolori dell' uman genere. Voglio interrogare i genii che ne studiarono e ne studia1w i rimedii. Voglio seguire cotesto gran movimento del!' idea sociale, che non a.ppar~ tiene ad alcun partito, ma all'umanità, e con l'umanità grandeggia: voglio -studiare i sistemi intorno la miglior forma avvenire di proprietà sociale. Voglio, come umile rapsodo, mentre altri creda presuntuosamente di" dir cose nuove, raccogliere qua e là ciò cheparmi giustJ e possibile. Un grande intelletto, stretto da lacci dommatici, è spento. Una microscopica mente, come la mia, può elevarsi se guardi il mondo attraverso lo spazio ed il tempo, e con avidità cerchi, wn il BibliotecaGino Bianco
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