La Rivista Popolare - anno II - n. 12 - 1 luglio 1894

376 LA RIVISTA POPOLAR E radiava e come un'armonia leggera, come sospiro d' anùne affannate, a le vòlte saliva attediate de la chiostra severa. Ma non udiva il dio. Ne l'agitante vita ond' è triste il secol moribondo ei non sostenta i miseri; le sante preci del vecchio 1nondo non esaudisce, e la giustizia in terra nega a l'umana gente ~ngiovanita, nè più conforta a la perenne guerra ond' è santa la vita. Tutto s'innova. E i supplicanti ancora con niuta fede a' rinnovati altari /ere già il raggio de la nova aurora alta sui nostri niari. Salgono gl' inni de la nova prole a l'umana alleanza ed al lavoro. Cantano: << Sorgi, o folgorante sole, sovra le messi d'oro, sovra le plebi libere; sorridi a' trionfi dell'arte, a la speranza de la pace perenne in tutti i lidi, a la santa eguaglianza. » È sogno? E forse inutili morremo? Forse eterna nel mondo è la nequizia? Triste l'ora del dubbio. E non vedremo il dì de la giustizia ? Pur, come gli occhi del morente in guerra estranea cercan des·iando il sole e l'aura e i campi de la patria terra, . e mistiche parole a lui membrano il dì che l'infantile mano tendeva lieto a la carezza materna, o prometteagli una gentile vita la giovinezza; BibliotecaGir10Bianco

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