. LA RIVISTA POPOLARE suo Caucaso gelido e fosco, Satana ripiomba negli abissi, mentre De Maistre inneggia alla tirannide e si curva ammirato dinanzi al boia, a cui innalza inni servili, e Chateaubriand in mistiche ebrezze canta il paradiso di Cristo, quel paradiso che i filosofi del secolo decimottavo avevano fatto sfumare come nebbia al sorriso del sole ; Pe1lico, diipenticata, la visione incantevole della sua. Italia gloriosa, nella tetraggine dell'ascetismo martorizza la sua povera anima, e alla contemplazione del grande ideale fa succedere il servaggio alla Chiesa di Roma; Alessandro Manzoni, il buon Manzoni, raccomanda la rassegnazione e la pietà, e non predica la lotta, la ribellione, contro quell'invader di tenebre, contro la tirannia dei cuori e delle menti, ma dice : umiliatevi, piegate, il cielo è la vostra patria, le cose terrestri non meritano la vostra cura, la giustizia cercata quaggiù è un sogno. Alla reazione politica succede quella della letteratura, alla tirannia dei corpi quella degli spiriti: le ombre dei due ribelli stanno per morire in un mare di fango. Ma quando il fuoco covante 'sotto la brace di vampa, e giù tra i due mari la fiorente Sicilia rinnovella l'epopea dei Vespri, e nell' ultimo canto e nell'ultimo singulto, piega il capo tra il sangue degli uccisi e la forza delle baionette reazioniarie, il segnale del grande risorgimento è dato; cadrà più tardi in Francia il dispotismo di Carlo X, e nelle ,Romagne e a Modena e nelle Marche e nell'Umbria si desteranno i moti rivoluzionari: Prometeo e Satana possono ben risorgere nella poesia, in quella poesia che conta tra i suoi seguaci fiori di artisti e di eroi - Byron, che in olocausto alla dea Libertà procomberà nella lotta per l'indipendenza greca, Béranger e Shelley, Michievicz e Korner e Petofi, l'eroe del verso e della pugna. E Giorgio Byron, il genio che Southey paragonava a Satana, innalza alla ribelJione il suo canto, estrinseca nell'inno ardito quell'intimo sentimento di rivolta e di sdegno che gli agitava l'animo fremente. ( Continua) ALFREDO NICEFORO. CRISTOALLAFESTADI PURIM Leggemmo negl~ ultimi del" maggio un articolo del signor V. Pennetti nella Tavola Rotonda in cui si parla delle scene bibliche di Bovio, che l'intolleranza critica e censura aspramente, e che il libero pensiero applaude con entusiasmo . •
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