La Rivista Popolare - anno II - n. 12 - 1 luglio 1894

3 7 ° LA RIVISTA POPOLARE incredulo è anche esposta la battaglia dei Titani, che, pieni di ardire e di forza, dànno la scalata al cielo, cantando : Courons aux armes Contre ces Dieux cruels, Repandons !es alarmes Dans !es ccenrs immortels l È il Prometeo che ambisce la rivoluzione, che rivendica gli offesi diritti dell'uomo, sono i Titani che combattono l'Olimpo di quegli Dei che Voltaire aveva schernito col suo sorriso: si respira già il soffio della grande rivoluzione. E c'era un poeta che aveva pianto e sofferto, un povero martire della sventura e della sofferenza: dal povero cuore piagato sbocciavano fioriture sanguigne e velenose, nel cervello addolorato passavano visioni ammaliatrici di morte; ma quel poeta scrisse e trasfuse nell'elegia piena di appassionata dispernzione lo strazio dell'anima, scrisse .e nei dolori del giovane Werther dipinse ed incarnò i dolori della sua giovane anima; e quando ebbe così sfogo. la sua passione, alzò il capo, e vide che intorno a sè c'era un'umanità che soffriva, si aòdolorava; sentì che c'era qualche cosa di superiore all'amore, alla disperazione di un'anima; c'erano i dolori degli uomini, dell'umanità inticra, e bella e forte gli sgorgò allora dal cuore una nuova canzone: e fu questa il Prometeo. Grandiosa ed austera spicca nella vasta tela del dramma la figura· dell'eroe; Giove, trascorsi innumerabili secoli, lo vuol liberare, vuole scioglier dai ceppi il Titano incatenato alla rupe, ma l'eroe non si china dinanzi al perdono; egli non conosce umiliazioni, e aspetterà calmo, ribelle indomabile, sulla tagliente roccia l'ora in cui il Dio ' morra. Il Prometeo di Voltaire ambisce la riv~luzione, è l'umanità che solleva il capo e spezza i legami della servitù; il Prometeo di Goethe ambisce la libertà, là libertà sconfinata, amica dell'uomo. È l'ideale, la lena affannosa dell' umanità, tendente desiosa alla luce della gran rivoluzione, che si incarna nel pensiero dei due grandi: ribellione e libertà. E ribellione e libertà verranno, è imminente l'alba del messidoro! Ma al sole di Francia, ridente, gaio, sulla ghigliottina di Marat e di Robespierre, all'inno della vittoria levantesi su dalle t1,ube affannose, lacere, scalze, su al cielo nel tripudio della gioia, m~ntre ondeggiano al vento le bandiere tricolori, succede la reazione e il dispotismo di Metternich; insieme alla libertà sono soffocate le due grandi ombre dei ribelli: Prometeo torna ad ·essere incatenato alla roccia del BibliotecaGinoBianco

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