La Rivista Popolare - anno II - n. 11 - 15 giugno 1894

LA RIVISTA POPOLARE 339 bini contro le possibili infezioni della nutrice ? Contro pregiudizi che la circondano? Contro tutti i pericoli dell'allattamento mercenario, contro i mali e le lesioni stesse che talora si infliggono ai fanciulli? Bisoguerebbe poi fondare ospedali di bamqini, come ve n' ha qualcuno qua e là, uno nella nostra Roma, uno a Napoli, uno a Genova, istituiti da benefiche signore, ed altri 6 o 7 in altre città d'Italia fondati da egregi filantropi. Finalmente bisognerebbe obbligare in ogni istituto, come in ogni scuola, l'insegnamento della pediatria. Alla Società cui alludo dovrebbero spettare tutte queste iniziative benefiche e sante che furono già svolte con tanta competenza e tanto cuore.dal prof. Blasi al secondo Congresso pediatrico tenuto in Napoli nell'ottobre del I 8921 ed al quale ebbi l'onore di assistere. Ricordo gli applausi ch'egli ebbe, quando terminò il suo di::;corso pronunciato con vera fede nella riuscita del suo progetto. Ma i grandi applausi non bastano. Ricordo ch'egli osservava come qualcuno opponesse le difficoltà • economiche. Rispondeva egli che la crescente miseria doveva anzi far riconoscere più opportuna e pitl urgente questa vera opera di salvataggio. Rispondeva che dovunque si spende in conforti e in piaceri, che dovunque si spende per feste, monumenti e commemorazioni: quale conforto più caro, qual festa maggiore di quella che si sente nell'animo concorrendo a dar l'obolo e il consiglio per l'infanzia dere~ litta, nuda, torturata ? Per quale missione, di questa pitl alta e piÌl ideale, potremmo mai spendere i nostri mezzi materiali e morali? Quale altra via potremmo battere più favorevole al comune perfezionamento? E non sono i bimbi ch_e abbelliscono di fiori il campo sì spesso arido della vita? E non è sui loro volti leggiadri che si rivela il sorriso divino? All'opera dunque e presto ! Ricordo le belle e vere parole di Krummaker: « Chi non ama 1 fanciulli non ha nè gioia, nè candore nell'anima: per lui splende invano l'a.rmonia de' mondi ». All'opera dunque, o gentili e pietose; soccorriamo praticamente questo piccolo mondo, nè ci sia distrazione alcuna che ci faccia ignorare i tristissimi progressivi effetti della nostra lentezza. Altrimenti daremo ragione all' on. B~nghi che mesi fa scriveva in Francia esser da noi assai basso il livello delle classi agiate. La Società fondata in Francia da Giorgio Bonjean presentò nel suo primo anno di vita un attivo di 4000 franchi, e dopo cinque anni il suo bilancio salì a 3331000. Ora sorpassa il mezzo milione! 8 blioteGaGino B1anc0 I

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