La Rivista Popolare - anno II - n. 11 - 15 giugno 1894

332 LA RIVISTA POPOLARE L'ULTIMASENTENZA Car il n 'y a point de plus cruelle tyrannie que celle que I 'on exerce à l'ombre des lois, et avec les couleurs de la justice ... MONTESQUIEU. Sopprimo, col consenso del direttore, l'articolo che già scrissi e che doveva essere pubblicato alla vigilia della sentenza. Resti solo l'epigrafe, chè è troppo vera. Resti anche l' epilogo : fra poche ore una sevenss1ma condanna, ingiusta o meglio iniqua, scenderà sul capo di giovani pieni di vita, di energia, di fede; fra poche ore un popolo intero riassumerà i suoi giudizi su certi tribunali creati per le vendette del parteggiamento, in onta della legge e della _comune coscienza. Era facile il far da indovino. Facile era il presagire che da un estremo all'altro della penisola si sarebbe estesa l'agitazione a favore dei condannati di Palermo, come striscia di polvere che pigli fuoco. Anche i giornali ufficiosi, anche questi venali valletti del potere, che già invocarono con tanto ardore il regno della forza, che già inneggiarono alla ferrea dittatura militare, ora lamentansi che la condanna sia stata troppo severa. Si sarebbero appagati forse di qualche anno di meno : bisogna esser discreti nelle repressioni : uccidere p. e. venti contadini e non trenta, applicare dieci anni e non quindici. Ci vuole un po' di misura nel reprimere. Ma allora, o gazzettieri, dovete combatterle coteste istituzioni di magistrature in uniforme. I soldati, in genere, BibliotecaGino Bianco

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