La Rivista Popolare - anno II - n. 10 - 1 giugno 1894

2 94 LA RIVISTA POPOLARE Credete, però, siano da condannare i moti e i loro autori, facendo intendere che si avrebbe dovuto aver fede nelle vie legali per riparare .a' tanti mali. Forse non avete torto; ma meglio avreste fatto a specificare quand~ i siciliani riuscirono ad ottenere giustizia per tali vie, confondendo così l'ignoranza mia e di tanti altri che non ~ sanno trovare il caso cui alludete, mentre è noto pur troppo che tutti i provvedimenti invocati, studiati, proposti e ap• provati da Ferdinando II in poi, sono tutti rimasti lettera morta. Monsignor Blandini, se onestamente confessa che reali e gravi ragioni di malcontento c'erano e ci sono in Sicilia e dappertutto, si meraviglia però che solo adesso siano riuscite a produrre una pericolosa esplosione, mentre per lo passato la mala suada fames non commosse gli antenati. L'asserzione sarà rettificata più oltre; adesso gli si può osservare che lo sviluppo intellettuale da un lato diè la coscienza, dapprima non posseduta, di nuovi diritti e l'uguaglianza politica, generata in linea retta dalla cristiana uguaglianza religiosa, acuì il desiderio, se non del1' uguaglianza economica, almeno della possibilità di vivere un1anamente. Se gli uon1ini iniquamente spogliati in passato, secondo il vescovo di Noto, si rassegnarono alla spogliazione ed oggi si ribellano, la causa della differente condotta devesi ricercare nella mancata fede religiosa. Oggi infatti l' u1nanità si è rifatta pagana, e peggio ancora; Dio venne cacciato dal governo del mondo; ripudiato Gesù Cristo legislatore e riformatore della società; messo da parte, quale vieta anticaglia, il Decalogo e il Vangelo. Occhio ai ma' passi I Se questo ragionamento filasse, si dovrebbe stabilire che i nostri popolani non sono più animati dalla fede religiosa, e ciò potrebbe augurarsi o Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==