La Rivista Popolare - anno II - n. 10 - 1 giugno 1894

312 LA RIVISTA POPOLARE l'anima ad un ideale, che finisce per piacervi, per riscaldarvi, per attirarvi, benchè la ragione sia costretta a sogghignare ad ogni passo. Certo alle opere moderne nelle quali trionfa lo sfacciato disprezzo di ogni convinzione io preferisco questa con tutto il suo odore di fanatismo. Il fatto è che nuJla di bello e di buono si crea nel campo del1' arte che non sia prima profondamente sentito ed inteso. Anche la forma, tuttochè picchiettata d' inutili francesismi e macchiata, qua e là, da qualche solecismo, è degna di encomio, poichè l'autrice, inconsciamente per l'effetto delle attività dei suoi polmoni intellettuali, respira il paesaggio e sa ritrarlo con pochi tocchi da pittrice sicura del colore e del disegno. La signorina Giacomelli non isperi che io invochi mai la discesa in me dello Spirito Santo, e, nella sua esemplare dirittura di coscienza, sarebbe meglio riconoscesse che una sol cosa è sopratutto biasimevole: la mancanza di opinioni salde e lucide, che l'animo tengano sgombro dalle nebbie del dubbio, e l'assenza di spirito di verità negli uomini. Ogni credenza onestamente professata merita la riverenza del consorzio civile; e però io mi guarderei, come da una profanazione, di intorbidare con le mie dottrine la pace della coscienza della signorina Giacomelli. Segua dunque l' e~empio di un demoniaco: non si lasci guadagnare la mano dall'orgoglio di profetessa e smetta quel tono di dottore in cattedra che, a lungo andare, secca e quelle bende da vestale del vero. È troppo pretensioso, me lo perdoni, il suo proposito di evangelizzare le turbe. Il suo spirito è incapace di ricevere uno solo dei mille rivoli che dalle sommità della scienza discendono a fecondare le coscienze degli uomini. Sprofondata nelle sue estasi religiose, ella non può vedere e non può capire la scissura che si è fatta tra il divino e l'umano. Si limiti ad irradiare intorno a sè la naturale ·bontà del suo carattere, ma non sdottoreggi di ciò che non conosce o conosce poco. Scriva d'arte e s' inspiri ai suoi sentimenti, giacchè ella è tempra di artista e non lo sa nemmanco, e noi le batteremo le mani; spanda pure la sua fede, ma non deturpi - per la simpatia ch'ella mi ha destata - la natia bellezza dei suoi lavori con i vaniloqui del suo cervello. * * * L'avvocato Pozzi, un intelligente cultore di scienza sociale, ha cominciato a pubblicare - Edoardo Perino editore - una biblioteca economica di studi sociali. BibliotecaGino Bianco

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