LA RIVISTA POPOLARE Quella gioia che il canto vi esprime Vien dal sole e da !'aure mutate; Ma più viene dal lauto becchime! J Cari augelli, cantate, cantate! / Nel mio nido un bel coro cinguetta D'otto uccelli affamati; e mi strazia Gl' intestt:ni una brutta civetta ; E il suo verso maligno mi dice: « Tutto il mondo ribocca di grazia, Perchè muori d'inedia, o infelice? ... » G. LANZALONE. VITA FERROVIARIA È questo il titolo, come già i lett9ri sanno, dell'elegante e utilissimo libro, scritto dal mio amico e collaboratore Arturo Catelani. Io lessi quel centinaio di pagine, senza fermarmi, avidamente. Imaginavo già i molti dolori che affliggono i poveri ferrovieri, le molte iniquità che subiscono, ma, leggendo quel libro scritto da chi visse la loro durissima vita, sentii rossore_ per la mia patria nel leggere descritte iniquità e pene anche maggiori di quanto mi figuravo nella mente. Dopo le Convenzioni, funes~e come ogni tirannide, le condizioni dei ferrovieri peggiorarono assai. Enorme l'ordine di servizio, inumana la durata. Desolante l'ampia cifra delle morti. Tutto in questo libro è esattamente vero. È verità che ora agghiaccia, ora sdegna. E la pubblica opinione tace_: si commove solo quando accadono disastri. , Ma che? Centomila cittadini debbon viver sì malamente, lasciati all'arbitrio di pochi che han lauti stipendii, devono morire di stenti, mentre gli azionisti dividonsi lucri immensi? Il Colajanni, nella concisa importante prefazione, e l'autore tratteggiano mirabilmente la gravissima questione. Questi delinea bozzetti Biblioteèa Gino Bianco
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