La Rivista Popolare - anno II - n. 10 - 1 giugno 1894

LA RIVISTA POPOLARE Caino ghigna, e nel grand'occhio .fiammeo Rispecchia l'odio della nuova età; E nuove teste negli abissi cadono, Nei foschi qbissi dell'Eternità. ROMOLO PRATI. PERNICOLASPEDALIERI l Si è costituito un Comitato per innalzare un monumento a Nicola Spedalieri qui in Roma, di faccia al Vaticano oscurantista; e sorga presto questo monumento, come ad ammonire il Vaticano che il mondo non torna indietro, ma progredisce, progredisce sempre, a dispetto suo. Ieri il monumento a Giordano Bruno, il martire della libertà filo~ofica, e domani quello allo Spedalieri, il .martire della libertà politica; così! Nicola Spedalieri fu, invero, un nobile e dotto precursore dei tempi nostri. Sebbene cattolico, sebbene prete, anzi, capì che il mondo s' incamminava per la libertà; capì che il vecchio ordine di cose era condannato a sfasciarsi, presto o tardi che' fosse; capì che il Vaticano, come istituzione politica, non avrebbe regnato più a lungo; e, sebbene cattolico, sebbene prete, lavorò a tutt' uomo onde l'alba dei giorni nuovi non tardasse di troppo. Uomo di lettere, scrisse libri; filosofo, scrisse libri filosofici; e quei libri, che pure erano rivoluzionari nel- !' intimo, potè scrivere, se non pubblicare, qui in Roma, proprio sotto gli occhi della Curia pontificia, la quale, in verità, è strano come lo lasciasse fare. Questa tolleranza della Curia ci farebbe creder vero quel che da molti si disse, che, cioè, i libri dello Spedalieri fossero ispirati da Pio VI, apposta (come pensa Carlo Botta) per conciliarsi i novatori rivoluzionari di Francia, apposta (come scrive François de Champagny) « per riconciliare con _la Chiesa la libertà nascente ». Ad ogni modo, lo Spedalieri fu in grande intimità con quel papa, - e deve certamente a lui se le unghie del.fa .Curia non lo ghermirono, come, forse, avrebbero voluto. È vero che lo Spedalieri, scrivendo quei libri, non intaccava il 1 T. MAMIANI, Lo Spedalieri, dialogo, ripubblicato a cura di Giuseppe Cimbali (Roma, Bocca, 1894). BibliotecaGino B1aftc0

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