LA RIVISTA POPOLARE lismo vuole ciò che impone il secondo ; n1a visto che i ricchi, i potenti, i gaudenti non ascoltano la parola di Cristo, i proletari cercano di costringer li a rispettarla. In questo caso avviene, rispetto alla parte sociale della religione, ciò che da diciannove secoli si fa rispetto alla parte morale. E mi spiego. Il Vangelo ·proibisce severamente di rubare, di amn1azzare, di sedurre la donna altrui ; visto, però, che molti, non ostante professino la religione cristiana, rubano, ammazzano, seducono, si è pensato a promulgare tanti bravi codici penali. E oggi i più devoti cristiani non credono di venir meno alla fede religiosa invocando manette e prigioni, giudici e carabinieri a difesa della vita, delle robe e dell'onore. Parimenti Cristo diè ottimi consigli ai ricchi ed ai potenti; ma siccome questi non ne tengono conto alcuno, i lavoratori si affidano al socialismo; e quanto più umane e tollerabili diverranno le loro condizioni di esistenza, tanto più si avvicineranno all'ideale cristiano. Se il socialismo, in un avvenire più o meno remoto, trionfi interamente, allora il simbolo, l'allegoria diverrà realtà; allora si potrà celebrare davvero la festa della Pasqua di Resurrezione; ed eliminandosi il duro e penoso contrasto tra la visione di ciò che si sogna ne' cieli e la constatazione di ciò che esiste in terra, la Pasqua di Resurrezione diverrà a un tempo festa civile e festa religiosa. D.t NAPOLEONE CoLAJANNI. BibliotecaGino Bianco
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