LA RIVISTA POPOLARE 2 77 proprietario senza cuore (v. poesia VII); sia l'operaio che, lavorando, ha una gamba e un braccio frantumati da una macchina, ed è costrett,01 così malconcio, a stender 1~ mano per le vie, poichè agli infortu111 sul lavoro nessun provvede (v. poesia X); sia l'altro operaio, che, dopo aver cercato inutilmente lavoro, si butta nel fiume, sdegnando l'elemosina (v. poesia XIII), per queste vittime il Baccelli ha parole di commiserazione alta e sincera. Ma la commiserazione sparisce se le vittime, stanche di farsi martoriare, si trasformano in ribelli e si studiano di prendere le loro vendette allegre. E muoiano di febbre i pa- · stori, dunque, muoiano rotti dalla fatica i mietitori sotto i raggi del solleone, muoiano di fame i contadini, chieggano l'elemosina gli operai mutilati, si buttino a fiume quei che non hanno e non trovano la- ' ' voro, cosi .... Ma ciò, o Alfredo Baccelli, o amico 11110,ciò non è giusto, e tu dovresti convenirne per il primo, tu che hai cuore ed ingegno. Perchè il mondo dovrebbe esser diviso sempre in sacrificati e in sacrificatori, in vittime e in carnefici? Perchè la ingiustizia e la prepotenza e la iniquità dovrebbero durare eterne nel mondo? Tu dici, o Baccelli: Pèra, chi, ricco, al povero non do11a ; Chi nega onesto premio al veterano Dell'officina, a chi perse la mano Vittima del lavoro, o piccioletto Lasciò il figliuolo e vedovo l 'oneslo e nudo lellu. Ma pèra ancor chi delirando sogna Pari a chi suda chi poltrisce o dorme, Al fiacco il forte, e dell' in&egno I 'orme Splendide ali 'ombra delle vuote menti, E chi getta a chi tiene, e gli orbi ai ben veggenli. Bene ; ma io credo che tu t' illuda, o amico, sperando che il ricco doni al povero; e, poi, perchè donare? Nessuno chiede doni, ma tutti chiedono giustizia; ed è la giustizia, non il dono, che ci vuole. Perisca pure (tu dici pèra, e dici un brutto arcaismo) chi sogna « pari a chi suda chi poltrisce o dorme »; ma chi è che sogna questo? chi è che glorifica l'ozio? Non questo sognano i repubblicani e i socialisti, o amico, nè l'ozio glorificano essi. Li conosci tu? conosci tu le ioro teorie, che pur son frutto di studi profondi? No; permetti che io te lo dica. b ,otecaGino 81anco '
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==