La Rivista Popolare - anno II - n. 9 - 15 maggio 1894

LA RIVISTA POPOLARE 2 73 Anche m arte, nel romanzo, voi sentite, nel Tolstoi, un uomo che s1 estrania spesso dall'umanità e, che rapito nella contemplazione del suo pensiero, prova la visione della sua anima allargatasi ad anima di tutti gli esseri. Rapimento mistico, come _si vede, ed il Tolstoi ben può dirsi nato prima mistico che uomo! * * * Quattro sono, secondo me, gli errori fondamentali del Tolstoi: I O la natura assi0matica della sua idea di Dio, per la quale egli non si perita di dichiarare che il nuovo mondo avrà principio dal riconoscimento per parte dell'umanità della sua origine divina; e però è evidente che il Tolstoi ponga a base della sua etica sociale la rivelazione; 2° la credenza implicita dell'inclinazione al bene degli uomini, quali emanazioni della divinità (reminiscenza vedica); 3° l'immanenza di una sola ed eterna e generale legge di sviluppo storico., per la quale un fenomeno può ripetersi senza fine presso a poco nello stesso modo e con la stessa forza; 4° la spiccata tendenza ad assorbire tutti i relativi umani in un immenso assoluto, nel quale l'um,anìtà trovi finalmente una quiete sepolcrale. È inutile avvertire che questi · ultimi tre sono in potenza, tutti, nel primo. \ Il grande scrittore permetterà che io osservi che il punto dal quale egli parte è un fatto subbiettivo, non obbiettivo. Ch' egli creda sta bene; ma eh' egli voglia fondare un sistema etico-sociale sulla presunzione che non si possa non credere a ciò eh' egli crede, è una puerìlità indegna di un pensato;e. Le scienze naturali hanno diroccat9 a pezzo a pezzo il muscoso castello della cosmogonia soprannaturale; la linguistica, la filosofia, le letterature orientali hanno mostrata l' interdipendenza di tutte le religioni e, in conseguenza, la loro origine storica; onde non è più lecito, sotto pena di cadere nel ridicolo, fingere di credere neU'assioma dell'idea di Dio. Padronissimo uno di aver fede in un creatore di tutte le cose, padronissimo anche di mettere quest' idea sciupata, a traverso tanti avatar, a base di un sistema etico-sociale; ma, in nome del senso comune, non si può esimersi dal tentare almeno la dimostrazione dell'esistenza del proprio Dio. Se no si resta nel campo delle ipotesi, e non è serio accing~rsi all'opera di riformare una civiltà armato di una semplice ipotesi! ' L'opinione che gli nomini possano, purchè vogliano, accogliere e fecondare la massir11a della non resistenza al male, è poggiata sulla credenza eh' essi non portino dentro di loro i semi del male. Per il Tolstoi basta la volontà per diventare seguaci di Cristo, e poichè Cristo . I

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