La Rivista Popolare - anno II - n. 9 - 15 maggio 1894

268 LA RIVISTA POPOLARE E le condizioni pure dell'agricoltura sono assai tnst1. I piccoli proprietari quasi tutti non coltivatori, vessati dalle imposte e dal credito ipotecario, sono im'{)otenti a far nulla di bene; e i grandi proprietari non vogliono farne più dei primi o ne fanno ben poco, perchè l' impiego del capitale nell'agricoltura non è sufficienternente rimuneratore. Onde pure in quest'Italia, che fu già il giardino del mondo è ., ridotta alla sterilità quella magna parens frugum, che fu oggetto di tanta sollecitudine ai nostri antichi progenitori. E ci pare che ce n~ sia abbastanza per poter concludere che non è possibile andare avanti così. Ma s'alza agli orizzonti una nuova luce di speranza. È la luce dell'idea sociale, di questa calunniata fede e dottrina destinata a riallacciare e a continuare l'opera della storia umana e a compiere la costituzione dell'umanità, inaugurando sulla rovina delle varie tirannidi e differenze di classi, il dominio della fratellanza, della libertà e dell'uguaglianza, non già nell'astratto giuridico, ma nel concreto e nel positivo storico. E nei giorni prosperi del futuro sociale risorgerà la regina delle industrie, l'agricoltura; e la immensa schiera del proletariato agricolo sarà messa a parte nei beni della vita e acquisterà il benessere e la dignità umana. V'ha chi vorrebbe ristabilire la piccola proprietà dei coltivatori. E non si riflette che sarebbe un ritornare indietro senza profitto, sarebbe un dividere n1omentaneamente le terre per esporle di nuovo alle insidie del capitalismo mobiliare. V'ha persino chi vorrebbe ristabilire i contratti e i sistemi medioevali. E non si riflette che se la storia è la maestra della vita, essa però non si riproduce. Il socialismo che armonizza gli élementi essenziali della natura umana, contiene in sè lo spirito dell'avvenire. È . nel suo seno che si raccolgono le tradizioni della civiltà e si rinnovella la scienza sociale, per creare nuove forme di vivere civile, e infondere nuova energia all'attività umana, sotto tutti gli aspetti, in cui si n1anifesta. Onde i benefici effetti delle nuove idee si estenderanno alla produzione agricola e alle condizioni degli agricoltori. Senza ritornare inBibliotecaGino Bianco

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