La Rivista Popolare - anno II - n. 8 - 1 maggio 1894

I. \ . LA RIVISTA POPOLARE 2 53 A MAGGIO I (PICC<2LO INNO IN PROSA) Maggio, bel maggio, mese delle speranze e degli amori, che tu sia benedetto, che tu sia il benvenuto. l Tu dai germi fecondi sprigioni la vita; tu prepari e assecuri le vendemmie e le 1nessi; tu versi la gioia nel cuore angosciato dell'uomo. Per te si rasserena il cielo, per te si copre di .fiori la terra. . O Maggio! Il cuore dell' uÒmo è una coppapreziosa che non dee restar vuota. Versa in esso il nettare di una nuova gioia e di una nuo_vasperanza, af.finchè l'uomo assetato possa inebbriar si, bevendo al proprio suo cuore. O Maggio! Son pur nitidi e vaghi i .fiori novelli·, son pur dolci i frutti che nasceranno da essi! Ma la terra altri e nuovi ne chiede,perchè da lungi nuova giovinezza le arride. Or sii, più del!' usato, propizio e generoso. Tu scalda questi teneri germi che noi con pia mano e con animo acceso con.fidiamo alla terra, bagnata di lacrime. Tu svolgi da essi i .fiori della nuova primavera; tu raccomanda al placido autunno i frutti che debbon saziarci. Solo t'abbian nemico i germi onde nascono la menzogna e l'errore e l'amaro frutto della delusione. Tu, nella zolla che· li accoglie, li opprimi e li soffoca. O Maggio! penetra, riscalda, feconda, rinnova. ARTURO GRAF. VARIETÀ ' , Il lavoro dell' uomo. Il s'ignor Bezy ha cercato di fissare in cifre il lavoro che può produrre un uomo di forza m~dia senza compromettere l'integrità dei . . suoi orgam. E prima di tutto, l'uomo in marcia. 1 Da un vecchio numero unico. lbH0teca Gìt'lo Bianco ) l

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