I ' ( • LA RIVISTA POPOLARE 2 39 che ora sembra il fior del pensiero in poche anime privilegiate, sarà, spoglio da errori, universale coscienza. Le idee odiate oggi saranno amate domani. Ma chi oggi leva alto il vessillo sociale, gli alfieri di questa lotta fatale che ferve da per tutto, debbono aver l' anin10 pari all'immenso concetto che seguono e svolgono con la con1movente parola. La soci~tà più o .meno civile è stanca di questa· povera vita che trascina fra le colpe e i vizi, nella corruzione, nella menzogna. Pochi, ben pochi sorridono alla vita: i felici del mondo s' immergono in false gioie materiali, dimenticano fra le ricolme tazze la propria miseria morale, e fra i finti profu1ni non sentono il lezzo che emana all'intorno. Non odono i pianti dei proletari, nè le loro maledizioni. Dai cieli nessuno porge l'orecchio, e l'egoismo regnante sulla terra è sordo. Ah! contro tutto cotesto disprezzo della miseria e della sventura, contro cotesta usura tratta sul sudore, sul pianto, sul sangue della povera gente, contro coteste speculazioni 1 spietate, contro cotesta libertà bugiarda che dà la vittoria al forte e al ricco, e che è mortale nen1ica all'eguaglianza civile, contro lo sfrontato ozio che luccica di oro vero e di virtù falsa, contro questi verniciati ruderi de11'antica feudalità sfidanti la luce che 'la scienza spande dovunque, contro tutte queste varie iniquità e ipocrisie religiose, politiche, sociali; noi, in nome della civiltà, .unanin1i gittiamo in faccia la protesta dei volenti che hanno un nuovo concetto della vita, e ad esso consacrano pensieri ed atti! Così il significato del 'primo 111aggio,mentre suggella 1 Proudhon diceva che colla parola speculazione intendonsi tutti i mezzi, non previsti dalla legge e non punibili dalla giustizia, atti a carpire la proprietà altrui. BibliotecaGinoBi?tnco \
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