La Rivista Popolare - anno II - n. 8 - 1 maggio 1894

LA RIVISTA POPOLARE 2 37 I sistema, che si dubiti di chi foggia un eguale abito sociale per tutte le nazioni ; n1a non per ciò dobbian10 rimanere lungi dal moto, co1ne spettatori stranieri, capaci solo di osservare o di criticare, in atteggia1nento di avversari o di indifferenti. Bisogna entrare con animo fidente e con gagliarda fibra in mezzo al moto. Se vi sono errori o esagerazioni, si dissiperanno: il ten1po modifica studii e giudizi, imprin1e peculiari caratteri e dà indirizzi nuovi ai partiti, avvicina e addolcisce i dissidenti. A che tanti dissidii, gridano i sofferenti dai loro abituri che paiono antri di belve e sono vere tombe, ove è tutta la nera poesia del dolore; a che tanti dissidii, al conspetto di tanti secreti martirii, di tanti interessi santi, come la vita e l'onore dei lavoratori alla ventura abbandonati, a che tanti dissidi i? No, non ho più l'antica intolleranza, non ho più le esclusive affezioni di parte: ov' è un animo che lotti per l' u1nan genere, ov' è una coscienza che s'elevi sull'altre, I che senta i dolori dei più, che studii non per vanità o per 1nero diletto, che operi rettamente più che chiacchierare con reboante facondia invano, che senta, sovra i dolori di questa n1eravigliosa terra che ci fu culla, i dolori di tutti, i dolori del mondo, e parte dell'anima del mondo immedesimi in sè; e sogni pure, ma quando v'è a provvedere agli urgenti bisogni dei reietti non sogni più, e provveda, come coscienza ed esperienza dettano, come il genio nativo indica, come il senso profondo 'della giustizia inspua, IVI è l' animo mio. Mazzini non fu mai sì splen- ~ido nei concetti della sua gran mente come quando pensava alla fine di tutti i partiti e le chiese e le sette e le · fazioni e i gruppi (che Dio li benedica I), e sognava una sola democrazia. È una grande idea l'unione internazionale dei lavoratori; più grande ancora è l'unione dei popoli. Il con- · Biqf1oteca Gin Bianco ·

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