LA RIVISTA POPOLARE della scienza : la scienza talora erra qua e là, senza che il con<:::ettodi un ideale la diriga: la scienza manda soventi mille voci discordi. Udi1nmo spesso, ad esempio, la parola della scienza, pomposan1ente atteggiantesi a giudice intorno a cotesta questione delle otto ore. Leggen1n10, due anni or sono, un articolo della Revue des Deux Mondes, che pareva scritto con la punta di uno stilo gelato, e tentava di impri1nere nella mente il dubbio sull, intrinseca bontà della riforn1a. Ma le plebi, che gli pseudo-letterati e gli pseudo-scienziati (i quali talora hanno nell, intelletto caliginoso appena una favilla dell, eterno ~ole eh, è il vero) dileggiano come materia bruta, le plebi hanno insistito nell, idea - e più insisteranno in avvenire per altre e maggiori riforme, anzi per 1, universale riforma, poichè tutto è a trasformarsi nell'ambiente sociale, tutto, dalle idee prime sino ai più un1ili atti di giustizia - le plebi hanno insistito, e qua e là hanno già vinto. I piccoli bottegai gracchiano tuttora contro tanta eresia, accennando a cotesta strana e rovinosa rid11zion di ore, mentre i grandi industriali inglesi hanno din1ostrato a quei paurosi, che i vecchi pregiudizi economici rendono gretti, come sia dovere o necessità, o 1, uno e l'altro insieme, piegare ai tempi e alle esigenze nuove. Così a poco a poco (pur troppo i progressi economici sono lentì) si matura e si compie quel gran movimento che oggi impaura, mentre i prudenti e i savi dovrebbero affrettarlo, se pur sia vero che abbiano in ·cima del pensiero la sorridente pace e la civiltà che deve in mezzo ad essa fiorire. Noi affretteremo, non con i soli voti, quel movimento. È Len giusto che si esamini, che si discuta, che si critichi, che si temano le esagerazior1i di questo o di quel BibliotecaGino Bianco
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