La Rivista Popolare - anno II - n. 7 - 15 aprile 1894

• I LA RIVISTA POPOLARE 219 I LIBRI NUOVI Rassegna letteraria della quindicina. VII. SOMMARIO.- E. LA LOGGIA: Teorz·adella popolazione, Bologna, Fava e Garagnani, 1894 - C. Dl CAGNO-POLITI: G. C. Vanini (saggio bio-bibliografico ), Roma, I 894 - C. CALÌ: Studi su i Priapea, Catania, R. Giannotta, 1894 - E. CLODD: Credenze religiose del- !' umanità (traduz. di S. Fortini-Santarelli), Città di Castello, Lapi, 1894. La « Teoria della popolazione » del signor La Loggia è un succoso studio sull'equilibrio tra di loro delle leggi. della popolazione e delle sussistenze. L'autore pare che inclini ad una specie di ottimismo che gli fa credere esagerate le paure di quegli scienziati che temono uno sperequamento tra questi due fenomeni naturali. In verità, benchè l'argomento sia ancora nel periodo di accumulazione di materiali critici e di documenti storici, io prope.ndo per l'opinione del signor La Loggia, ed anche io ho fede nel finale equilibramento dei suddetti fenomeni. L'aumento di popolazione, in prova, non è un fatto costante e generale, e, in ogni modo, io credo sia subordinato alle leggi etniche. Certo molte razze sono scomparse o ridotte a pochi superstiti, e se altre sono entrate al loro posto portando il vigore e la fecondità della giovinezza, perchè questa benefica legge di compensazione dovrebbe alterarsi a segno da dar ragione all'esagerato pessimismo Malthusiano? Il libro del signor La Loggia dunque è una strenua battaglia data dal buon senso contro le allucinazioni e i pericoli del troppo generalizzare; ma ben più grande sarebbe stata l'utilità della bella fatica dell'autore s'egli non avesse avvolte le sue idee in un gergo certe volte incomprensibile agli stessi specialisti della materia. Buon Dio, chi vuol egli che legga e comprenda il suo lavoro? Il linguaggio scientifico, sta bene, son anche io di pa~ere che non si possa evitare trattando argomenti di scienza, ma est modus in rebus. L'eccesso è sempre un vizio; e in questo lavoro c'è proprio la voluttà di non farsi capire se non da pochi eletti, i quali; nondimeno, neanche possono trovar di buon gusto e necessario questo ininterrotto fuoco di fila di parole strane e barbare. * * * Il signor Di Cagno-Politi ha voluto rinfrescare la memoria di una delle piì1 illustri vittime del fanatismo religioso: di Giulio Cesare Vanini; ed in questo fosco periodo di disgregamento sociale, nel quale le anime vili si rifugiano in grembo al soprannaturale, inaugurando Biblimteca Gino Bianco

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