LA RIVISTA POPOLARE Sì, godetevi, o melensi, Su la terra i vostri fondi. Che son essi a quegl' immensi, Splendidissùni, profondi, Infiniti beni, clt' io Ho nel cielo ? O allegrezza De le sfere, o luccicltio, Siete voi la mia ricchezza ! Campi azzurri, eterni in fiore, De gli spazzi costellati; Da nessun agrimensore Fino ad oggi misurati! V,anno, al suol curve, le genti, Nè pur levano la faccia, Stelle, ai vostri puri argenti, D'altro argento vanno in caccia. Pur se a voi, vasto possesso Indi7.Jiso,gli spiantati Si volgessero più spesso, • Sarian meno tribolati. In quel pio lume soave Che versate sul mortale Sta la vera eterea chiave Del problema sociale. In quel pio lume perfetto °'Rni affanno si scolora, .E si sperde il piccioletto Jlfal che tanto m'addolora. I.n quel pio lume superno Il mio cor spazia, rapito, E lo segue ne l'eterno Rotear per l'infinito. i Io starei, sognante e -muto, Fino a l'alba a contemplarvi, Astri miei! ... Ma uno starnuto Mi tunsig-Ziaa salutarvi! 213 G. LANZALONE. Biblioteca Gtno Bianco J
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