La Rivista Popolare - anno II - n. 7 - 15 aprile 1894

LA RIVISTA POPOLARE 2 I I per il bene dell'umanità, e tutta la sua grandezza traspare immensa e generosa dalle sue parole: Già tutto io sapeva, e peccar volli. Volli, nol niego, e a me stesso tormenti Io procacciai per dar soccorso all'uomo. E se lo Schlegel diceva che dal cervello di Eschilo era uscita tutta intiera la tragedia, come Pallade armata dal cranio di Giove, noi possiamo dire che egli pel primo creò quest'aureola mistica intorno al sublime capo di Prometeo, aureola che doveva rivestire quell'eroe rii luce sì bella e sì cara a chi soffre e combatte per l'ideale. IV. Ma intanto un altro mito, ben diverso, si manifestava e si svolgeva accanto alle rapsodie e ai ritmi greci. Il panteismo indiano, saturo di luce, di colori, di fantasia, si era tramutato nel dualismo persiano di Oromaze e Arimane, il primo il buon iddio della luce, a cui ardeva perennemente il fuoco sacro sulle vette delle colline, nei bianchi tempietti sorrisi dal .sole e abbracciati dai rami verdeggianti; il sec,ondo, le tenebre, il fosco principio del male: 1 a sua volta poi, il dualismo persiano si converte nel monoteismo ebraico, e segue così, il pensiero teologico, tutta la strada della evoluzione, poichè i popoli primitivi, non sapendosi spiegare la pluralità dei fenomeni che appaiono all'uomo, sono politeisti; poi, quando una osservazione più attenta e pi11 lunga della natura rivela che tutti i fenomeni sono tra loro connessi, sorge il fatto che la divinità, nel suo senso assoluto, si riduce a una. 2 Però, come nella evoluzione organica il tipo superiore non può del tutto sbarazzarsi dei caratteri posseduti nelle sue anteriori fasi di trasformazione, così il monoteismo ebraico tanto risentì del dualismo persia_no da creare di fronte al dio Geova, dio del fulmine, principio del bene, un'altra figura, tenebrosa, nera, come l'Arimane dell'Iran, la figura di Satana. E il Vecchio Testamento,· con la vivacità di tinte che poi Milton avrebbe adoperato a profusione per narrare la medesima scena nel suo 1 CREUZER, Les réligions de l'antiquité, voi. I. 2 D. F. STRAUSS, L'ancienne et la nouvelle .foi - I: Avons nous encore une religion ? BibliotecaGtnoBianco

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