La Rivista Popolare - anno II - n. 7 - 15 aprile 1894

206 LA RIVISTA POPOLARE IL FABBRO Io, sull'antira e rugginosa incudine Della classica età, .I'Òl['-[;-i() il rallto per te, vergine indomita, Di'l!ina Libertà ! E, ron vece so11oralo percotono l_ colpi del martel, Moztre, all'intorno, V(}lanogli spiriti Nel mio solùzgo oste!. Ma il canto è nano: ha flaccido lo scheletro; Grottesco aborto egli è: .lo sento sgltig11azzar, vinto, gli spiriti .... Sghignazzano su me. Anso e più batto, e, sotto i colpi, spicciano Gocce di sangue al sol; À7.Janti, o fabbro, e, via, quel sangue giovine Prenda pe 'l cielo il vol. È sangue del mzo cor, sangue di libero, Clte per gli azzurri va ; Ed ogni goccia è un grido, un sogno, un palpito Della ventura età. Roma, Aprile '94. ROMOLO PRATI. BibliotecaGino Bianco

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