La Rivista Popolare - anno II - n. 6 - 1 aprile 1894

LA RIVISTA POPOLARE più lesto. Ma voi sapete che in politica il posto è deter1ninato non dal· grado, ma da un'idea, e che si può essere stato due volte ministro senza essere stato uon10 una volta sola. In questa Napoli il duca di Ossuna, vicerè, guardò e tagliò le corde alla bilancia di un doganiere dicendo che i frutti della terra erano del popolo. Quel giorno secondò il consiglio di un filosofo carcerato che gli diceva il inondo delle idee essere quello della realtà vera. In nome di quel mondo vi ho rivolto la parola. Il resto - qualunque nome assuma e qualunque parvenza - non val niente. Grov ANNI Bovio. LUIGIKOSSUTH ~ V'è una con1unanza nei destini dell'umanità ». Così scrisse Kossuth ne' Ricordi e scritti del mio esilio, ·1 in quelle pagine sparse a cui gli storici futuri attingeranno preziose notizie. V'è una comunanza anche nei dolori dell'umanità, v'è una comunanza nei lutti, .come nelle memorie. come nelle speranze. Sembra sia sparito dalla terra uno de' nostri vecchi grandi, uno dei rari, uno degli ulti1ni che videro per un'ora . . le cime della gloria e per lunghi anni le vie dell'esilio, che lottarono soli contro un impero, nobilmente e accanitamente, che furono, pei giorni onorati del pericolo, la folgore che scrosciando colpisce una montagna che scoscende. 1 Ed. E. Plon et Cie • Paris, I 880. /

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