La Rivista Popolare - anno II - n. 6 - 1 aprile 1894

1 74 LA RIVISTA POPOLARE delle Corti e del Senato e non respirano l'aura che vien di fuori, co111edegenti che temano i raffreddori, come cronici che temano di morire!) col suo ragionamento forse si potrebbe colpire anche l' illustre De Molinari o un sociologo anche più illustre, Erberto Spencer. Col suo ragionamento Carlo Pisacane col suo Saggio della Rivoluzione finirebbe peggio che il Grave in Francia. Ma ci chiediamo: perchè questa competenza arbitraria? Se un anarchico ebbe rapporti per un dì, o per un mese, per un dato periodo di tempo, con altri di Massa, vale ciò a costituir l'associazione? Una relazione passeggiera è reato? O è reato una specie di associazione spirituale? Comprenderemmo che istituito lo stato d'assedio si scuoprisse che veramente c'era nel Carrarese un' associazione, e che cotesta associazione non era fatto momentaneo, fatto eh' ebbe principio e fine prima della promulgazione dello stato d'assedio, ma fatto· pennanente, e ciò provato con dati chiari, r:ion semplici oscure indirette deposizioni di denunziatori; con1prenderemmo una pena, dato sempre che il mezzo e il fine fossero delittuosi. Ma affidare e confennare la facoltà di sì enorme ar- _bitrio a' tribunali militari è indegno di chi an1111inistra nelle alte sfere la giustizia. Domani possono essere carcerati tutti coloro che anche per accidente si sono recati qua e là a parlare ad operai. Avviene, per caso, qualche tumulto, dopo un 1nese, o due, o un anno (perchè per la competenza non è in tal modo stabilito un limite), e si arrestano, in genere, tutti, conferenzieri ed operai ascoltatori. L'associazione è provata subito dalla sola asserzione di un agente di questura o di una spia secreta se non in1aginaria; eh' essa sia fondata a delinquere, si presume, si presume che anche i non anarchici lo siano (mazziniani BibliotecaGino Bianco

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