La Rivista Popolare - anno II - n. 6 - 1 aprile 1894

LA RIVISTA POPOLARE 1 73 In breve, si è detto loro: avete assunto una cornpetenza che non vi spettava, avete quindi arbitrarian1ente condannato. Avete commesso un grave errore di diritto e un grave errore di fatto. Il Molinari dovrà rispondere di quanto disse nella nota conferenza, ma per altro reato e non davanti a voi. La sua conferenza non sta al moto carrarese, come la causa all'effetto. Ecco un grande vostro sproposito, o giudici militari. Allora bisognerebbe procedere · contro tutti. i giornali anarchici che prima del fatto eccitarono gli animi. Gittarono essi, probabilmente, i semi della rivolta; dovrebbero, in caso, rispondere di contravvenzione all'art. 247 del Codice penale, n1a è grossolano errore sentenziare ch'essi debbono rispondere di eccitamento alla guerra civile. E, dopo tutto, nella fattispecie, mancano tutti gli estremi del reato. Quarta osservazione. Se tutto questo va bene, non possiamo convenire nella competenza dei tribunali militari rispetto all'associazione a delinquere. Il Procura tor Generale non disse che l'associazione era provata. Il Molinari, disse, ha confessato che vorrebbe l'uomo assolutamente libero; dunque egli è nemico di ogni autorità, dunque deve punirsi. Il ragionamento,_ già fatto altre volte da sì illustre cariatide della legge, è subito ro. vesciato, se si aggiunga, che quello è il remoto ideale, n1a che si sa bene, anche dagli anarchici stessi, che almeno una larva di autorità esisterà certo per lungo ordine di anni, e che i maestri di anarchia, come Bakounine, vogliono federazioni di comu_ni repubblicani; dunq11e repub- .. blica, cioè governo costituito per quanto mai libero, vincolo federale, per quanto mai lento, e costituzione di comuni, per quanto autonomi. Col ragionamento del ·P. M. (poveri vecchi cui sp~ra nell'arida eruditissima mente la circostante aura conservatrice che spira nelle chiuse aule · Biblioteca Gtno Bianèo

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