La Rivista Popolare - anno II - n. 5 - 15 marzo 1894

LA RIVISTA POPOLARE Di più han proposto altre misure fiscali, a proprio vantaggio e quindi hanno respinto i due decimi sulla fondiaria. Hanno rigettata soltanto la tassa sul sale. Cotesta tassa, forse avrà solo l'appoggio dell' on. proponente: ella è, p'iù che odiosa, iniquissima. Dell' on. propone~1te e dell' on. Crispi, il quale ha già avvertito in un colloquio avuto colla Commissione degli agrarii, che vuole mantenere e i due decimi sulla fondiaria e l'esosa tassa sul sale. E che sia esosa e dannosissima lo sanno anche i selci. Ma chi osa dir ciò, e chi bsa dire ad alla voce o stampare che non s'impongano tasse o dazi piì1 oltre è condannato dal tribunale di Roma per istigazione a delinquere (art. 247 C. P.) a tre, a quattro, a cinque mesi di carcere ! E dicesi ~oeticamente che la giustizia è sorella germana alla libertà! * * * Il comm. Ressmann, ambasciatore d' Italia a Parigi, partì per la Francia giorni sono, portando seco grandi speranze intorno al napnmento di benevoli intelligenze e corrispondenze tendenti ad un nuovo trattato commerciale fra le due nazioni. Si dice che il barone Blanc, ministro degli esteri, lo abbia assicurato che il Governo italiano è pronto ad assumere l'iniziativa di tali trattati ve. La reciproca buona volontà può far molto. Il rigido protezionismo in Francia va di mano in mano smussando le angolosità. Ciò che ieri pareva una lusinga domani può essere verità di fatto. Se si potesse ottenere un buon resultato, le due nazioni ne dovrebbero essere ben soddisfatte e liete. Il grande vantaggio sarebbe reciproco, morale e materiale. E quanti odii si dileguerebbero, quanti pericoli si potrebbero scongmrare, e, su tutto, l'immane delitto e la rovina di una guerra. * * * Il successore di Glasdtone non comincia bene. Il vecchio grande uomo di Stato è stato costretto per cecità ad abbandonare l'alto ufficio, ma il suo successore, sebbene indicato e raccomandato da ·lui, sembra quasi che pieghi sotto il gravissimo peso. Labouchère lo combatte e ne diffida. Egli vede in lord Rosebery l'uomo che ha le simpatie di tutti i partiti e quindi finirà col non soddisfarne alcuno ; egli pure vede in lui il lord che non potrà certo osteggiare la Camera dei lordi. Labouchère ha vinto testè alla Camera dei Comuni con una sua' mozione, nella quale proponeva di pregar la regina che non permettesse votazione di bi/ls da parte di chi non è eletto dal popolo. La Camera dei lordi ha avuto con tale voto un gran colpo fra capo e collo. D'altronde, si diffida di lord Rosebery a proposito dell' Home Rute, poichè _si ricorda un suo anti~o apprezzamento avverso. Ora egli dovrà BibliotecaGino Bianco

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