La Rivista Popolare - anno II - n. 5 - 15 marzo 1894

LA RIVISTA POPOLARE Quanto alle condizioni morali si potrebbe, come a riguardo delle rnateriali 1 scrivere un intero volume se si volessero analizzare logicamente rico11eganclole all'ambiente. Le popolazioni nostre sono intelligenti ed ardite, ma purtroppo 1 senza loro colpa ignoranti. Di fronte allo stridente contrasto che ogni giofno sono chiamati ad osservare fra le loro condizioni ed i principi dell'equità sociale, i nostri operai non possono nmanere muti e passivi. Sono quindi tratti a formulare i loro desider1 in forme rozze ed indeterminate come rozze ed indeterminate sono le idee che le menti loro possono produrre. Non si erra però affermando che colla stessa materia prima ben <liretta ed educata alla scuola dei buoni esempi, si potrebbero ottenere risultati più che soddisfacenti. La continua dimestichezza col pericolo, li rende, più che coraggiosi, temerari in tutte le loro azioni. Sono insofferenti di freno e di legge, perchè lo è l'ambiente tutto nel qnale vivono, perchè il disprezzo della legge 1 sia formulata nei codki, che nelle sentenze dei magistrati o nelle private stipulazioni, è comune qui a tutte le classi sociali. Come non si rispettano nella escavazione i dettami della scienza, così non si rispetta la cosa giudicata; ed è comune il caso di inibitorie violate nelle quali gli operai figurano come esecutori materiali degli ordini <lati dai loro padroni. Il completo abbandono nel quale sono lasciati in caso cli infortunio li fa pensare più all'oggi che al domani; quindi una imprevidenza che si imputa loro come difetto, ma che è naturale e logica. Molto ancora potrebbe dirsi ed anzi questi non sono che appunti · staccati sull'argomento. Occorrerebbe per trattarlo adeguatamente una esposizione sistematica che comprendesse l'esame di tutto l'ambiente colle sue azioni e reazioni specialissime quanto interessanti. Mi basta per oggi farvi convinti della esattezza del punto di vista dal quale mi sono dipartito e che è il solo giusto per esaminare tutto quanto c;i connette alle nostre condizioni sociali e cioè che, svolgendosi queste in un ambiente speciale sotto tutti i rapporti, devono essere giu<licate freddamente con criteri egualmente speciali. E questo potrò fare se la Rivista vorrà seguitare ad accordarmi cortese ospitalità. Carrara, 8 marzo I 894. PANTALEONE DEL NERO. BibliotecaGino Bianco

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