LA RIVISTA POPOLARE dell'operaio cavatore, chi non si è addentrato in tutte quelle forme speciali di raP.porti fra capitale e lavoro che rendono caratteristica la società nostra, e inducono a considerarla e giudicarla con criteri speciali, non potrà mai dare un giudizio che risponda allo stato vero delle cose. I termini della quistione sono qui come altrove capitale e lavoro. Il capitale rappresentato dai proprietari delle cave e dagli industriali che speculano sulla compra dei marmi che di mano in mano si escavano ; ed il lavoro rappresentato da quella massa di operai che accompagnano la preziosa materia dal punto della sua escavazione fino· a quello della esportazione, sia sotto forma di marmo grezzo che di marmo I segato o altrimenti lavorato; ed il rapporto qui come altrove si estrinseca setto forma di salario variante dalle lire 2.30 alle 3 al giorno. Per chi è abituato a sentir parlare di salari inferiori alla lira, sembra che le condizioni dell'operaio non possano essere migliori; che in nessun sito ~a lotta fra i due principali agenti della produzione sia meno giustificata. Occorre però tener conto delle seguenti circostanze le quali sono. molto influenti: 1° Che il lavoro delle donne e dei fanciulli è quasi nulla fra noi, e quindi la famiglia deve vivere esclusivamente sul salario del propno capo ; 2° Che le famiglie di operai sono quasi tutte nullatenenti; 3° Che le giornate utili di lavoro alle cave non oltrepassano le 220 all'anno, se si escludono i giorni festivi e piovosi; 4 ° Che in nessun sito d'Italia 13:vita è così a caro prezzo come da noi dove la poca produzione agricola locale è carissima stante le gravi spese di coltivazi~ne, tutto si importa dal di fuori, e gli affitti sono altissimi; 5° Che n~ssun genere di lavoro importa con~umo di calzature e vestiario come questo del cavatore, nè richiede al par di questo un vestiario relativamente costoso, specialmente d'inverno, esercitandosi il lavoro delle cave all'aria aperta ; 6° Che in nessun altro genere di lavoro il peric@lo della vita è così grande e continuo, giacchè non vi ha giorno nél quale la vita . di ogni operaio non corra rischio di essere spezzata, o la sua integrità personale menomata. Materialmente quindi, se a pnma vista le condizioni dell'operaio nostro possono sembrare invidiabili, non si può mantenere simile giudizio quando si giudichino tenendo conto di tutti quegli elementi che servono a caratterizzarle. BibliotecaGinoBianc"o
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