102 LA RIVISTA POPOLARE erigere una terza autonomia, la tcheca. Onde il ritiro avYenuto del ministro Taaffe intimo dell'imperatore e che per dieci anni avea corretto con grande successo il variopinto impero. Il profondo patriottisn10 germanico rivelato nella riscossa contro le- prepotenze del primo Napoleone ed esaltato dalla scienza, si fuse repente nella unità politica sotto la guida abilissima di Moltke e di Bisn1arck per salvarsi· dalla minaccia dell'impero francese, ed affrettatamente, senza costituente alla guisa dell'Italia, si strinse intorno al regno di Prussia e proclamò l' in1pero della Germania con Guglielmo I. Impero comprendente elementi diversi male conciliabili. Quali i ferventi cattolici della Baviera, i protestanti della Prussia, gli agricoltori della Baviera, del Baden, del Wiirtemberg, e gli industrianti della Slesia, della Pomerania, della Prussia. Che hanno idee ed interessi in conflitto che spesso si 1nanifestano nel Bundesrath e nel Reichstag. Il principe di Bismarck coll'abile minaccia della rivincita francese, seppe tenere insieme l'informe compagine federale e farle tollerare l'eccesso degli armamenti e delle imposte corrispondenti, ma il di lui. successore Caprivi ora non può giocare con eguale successo con quella 1ninaccia, onde i socialisti, e specialmente gli agricoltori n1eridionali rìgettarono le proposte di balzelli sul vino e sul tabacco che doveano' concorrere a raccogliere i cento milioni di ' marchi necessari alle spese per la nuova legge militare. Il dualismo germanico fra agricoltori ed industriali manifestasi ora più vivacemente per l'approvazione nel Reichst~g del trattato di commercio russo-germanico. Quel trattato che segna un passo notevole verso la libertà commerciale e verso la pace e la federazione delle nazioni e dei popoli, minaccia di scaricare nella Germania molta copia della segale, del frumento, dell'avena della Russia meridionale, dandole in compenso agevolezze per la esporBiblioteca Gino Bianco
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