La Rivista Popolare - anno II - n. 4 - 1 marzo 1894

LA RIVISTA POPOLARE 127 non farsi interrompere pur non tacendo una sola deìle idee del suo partito, l'arringa esatta, minuta, interessante dell'on: Colajanni, sempre ascoltatissimo, il ragionamento giuridico dell' on. A1tobelli. E nella maggioranza non uno solo che per lo meno abbia alzato la voce contro una sola iniquità. Vero gregge di pecore politiche. No, uno è sorto, l' on. Nasi Nunzio, il quale ha niegato che la miseria sia una delle cause principali del malcontento ir.. Sicilia, ha affermato essere esagerazione tutto quel che si è detto sugli abusi municipali, ha difeso il Governo per quello che prima non ha fatto mai e per quello che sempre ha fatto male, ha condannato l'opera dei Fasci perchè rinforzò in Sicilia il principio della così detta omertà, ha denunziato l'audacia dell'on. De Felice, e in ciò davvero v'è stata poca generosità. La maggioranza assentì : ella finalmente, dopo tanti discorsi di a:vversari sedenti all'estremo settore sinistro, ritrovò nel giovane deputato siciliano un oratore che dolcemente difese il principio d'autorità, la bt,rghesia signoreggiante e quindi tutte le camarz'fle alte e basse. Crispi, nel silenzio, quasi sempre solo al banco dei ministri, fissando il 'canocchiale in faccia agli oratori, pigliando ad ogni momento note, levandosi talora per smentire recisamente anche i fatti più chiari e i più provati, altero cogli avversari o cortese, almeno in apparenza, accarezzando le mani ora di Gigi Ferrari, ora di Fortis, ora del- • l' on. di San Giuliano ed ora dell'on. Martin i, in atteggiamento olimpico sempre, quasi superbo della sua opera vendi"catrice e tristamente pacificatrice, pronto, in ogni caso, ad esclamare: l' État e' est moi, attende l'ora della sua risposta all'attacco, dopo le prime scaramucce. Scendono nell'emiciclo i deputati ad ascoltarle,: lo ammirano, lo rispettano, lo temono. Sembra che dicano: egli è tutto, egli regna e governa, egli creò la patria ·ed ora la salva. La maggioranza s' inginocchierà a lui, con animo pusillo. Ella degna di lui, egli di lei. Non si commoverà il paese quando egli manderà a casa tutti cotesti satelliti del dittatore; dirà il paese, meglio il dittator solo, che egli e tutti loro, almeno per economia di tempo. Si sa bene eh' egli solo regna, governa e legifera, egli solo e la piccola camarilla che lo attornia. * * * I pieni poteri non ecciteranno a proteste il paese. n .paese pare indifferente ad ogni nuovo arbitrio, come la scialba e fredda maggioranza della Camera. Questa, fatte poche eccezioni, è eminentemente borghese, paurosa, e, sotto la maschera della libertà, illiberalissima. Forse il paese sarà eccitato,· quando dovrà pagare le nuove imposte. Ma pure anche ora, se ha coscienza e non ha modo di compiere più fiere proteste, bisogn~rebbe che dalle Alpi ai due mari dicesse virilmente la propria parola, con franchezza, ·con ardire, con insistenza. Il Fascio Nazionale Io raccomanda : lo raccomandano da per tutto repubblicani e socialisti. Un popolo che tace, quando non può osare passa agli occhi degli avversari come mi popolo docile e mansueto . che si lascia tosare. Del resto, ogni agitazione è sempre educatrice ed eccitatrice. Se l'azione è la folgore, 1a parola è l'elettrico. Ciò che BibliotecçG1 ino Bianco

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