LA RIVISTA POPOLARE 119 chine, nassume i dati statistici delle malattie e delle morti, considera la questione sotto i vari punti di vista dell' igiene, dell'economia, del1' industria, della politica, del diritto, dell'educazione; analizza le legislazioni estere, tesse rapidamente la storia della nostra, e critica, a ragione, la legge italiana del I 886, che pare fatta da un industriale egoista e da un industriale applicata e vigilata. ~ Raccomandiamo l'utile opera ai nostri amici, che con modica spesa possono farne acquisto. L'argomento è di una grande attualità dolorosa. Fra l'inerzia del Gov~rno e l' indiffe.renza nei più, è ovunque un fatale abbandono dei poveri bimbi alla ventura. Molti periscono infranti fra le macchine; molti, asfissiati nelle miniere. Non vi hanno in queste e negli opifici strumenti di tortura, ma il lungo lavoro e la mancanza d'aria, di luce, di moto, .schianta in quelle solitudini le costituzioni più sane e ca- . . giona la morte o malattie gravissime. Dovrebbero essere quei piccoli operai un dì gagliardi difensori della giustizia umana, e invece sono mietuti dalla morte precocemente, o vivono a stento, rachitici, storti,' esili, malaticci. ' Il Loria testè diceva che tra i fanciulli ricchi. la mortalità era del 4 per_ cento, e tra i poveri del 28 per cento; fatto ben doloroso e triste. Il nostro giovine autore tratta con grande corredo di citazioni il pietoso argomento; egli ha studiato più di cento opere sulla soggetta materia. Con grande energia confuta le pretese ragioni degli industriali che temono per i loro guadagni, e condanna il Governo per la sua continua trascuratezza. È bello che i giovani studenti italiani veglino per i molti che ' dormono e vegetano. E bella cotesta nova primavera degli intelletti. È bello il trarsi. dalle vaghe astrazi~ni e scender nel campo delle leggi e dei costùm_i, pensando ai possibili istituti del domani. Il giovine nostro amico ha scritto un'opera davvero· buona ed utile. Gli saranno assai grati i socialisti compagni suoi, come i repubblicani, de' quali egli è, più che alleato, amico, anzi tutti gli uomini che hanno cuore e senso di giustizia. A. F. Biljlioteca Gino Biancq
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